“Firenze difende il lavoro”, sciopero generale territoriale dell'area metropolitana del capoluogo toscano, con manifestazione la mattina in piazza Santa Croce: lo proclamano Cgil Cisl Uil Firenze per lunedì 19 luglio a difesa del lavoro, a sostegno della vertenza della Gkn di Campi Bisenzio per il ritiro di tutti i licenziamenti, per la dignità del lavoro, per la tutela del tessuto industriale, per un sistema economico basato sui diritti, la legalità e il rispetto del lavoro. Lo sciopero è previsto per le prime quattro ore di lavoro della giornata, federazioni e le Rsu-Rsa potranno decidere modalità diverse.

La piattaforma di Cgil, Cisl e Uil

Ormai da anni combattiamo per un sistema economico che non abbia nel massimo profitto e nella libertà di impresa i suoi presupposti. Le grandi vertenze industriali, ultima in ordine di tempo quella della Gkn, mostrano invece sempre più la volontà delle grandi multinazionali di agire in nome del profitto senza considerare il destino di migliaia di lavoratori e lavoratrici. È il nostro tessuto manifatturiero ad essere a rischio, con la sua capacità di produrre lavoro stabile e tutelato. Il rischio è una progressiva desertificazione delle nostre aree industriali con il conseguente aumento del lavoro povero, senza diritti e delle presenze criminali.

Le difficoltà del lavoro attraversano non solo la manifattura, ma interi settori economici del nostro territorio. Dalla grande distribuzione al settore pubblico, dalla cura alla persona al settore agricolo, dal mondo dello spettacolo alla logistica e all'edilizia, il lavoro viene svalorizzato, ridotto a necessità produttiva e non a dignità delle persone. È fortemente presente il rischio che la riorganizzazione capitalistica e produttiva post pandemica crei chiusure, aumento della frammentazione del lavoro, diffusione del precariato e della disoccupazione.

Un rischio che come sindacati non vogliamo correre. Il tempo della mobilitazione è adesso. Chiediamo a tutti i lavoratori e a tutte le lavoratrici di partecipare allo sciopero e alla manifestazione. Chiediamo alle Rsu di farsi protagoniste di un'alternativa basata sulla dignità del lavoro, secondo quanto indicato a livello nazionale da Cgil, Cisl e Uil.

Siamo impegnati per ricomporre le filiere, eliminare l'illegalità, fare in modo che il sistema delle imprese offra lavoro stabile e che il sistema pubblico provveda a dare un indirizzo in economia attraverso un suo impegno diretto e più adeguate forme di controllo. Il Pnrr deve servire per diffondere tutele e diritti, e Cgil-Cisl-Uil continueranno nel loro impegno a livello, aziendale, territoriale e nazionale.

In questo, i lavoratori e lavoratrici non sono soli. La qualità del lavoro è alla base di una società più equa e giusta. Per questo siamo sicuri che avremo al nostro fianco i cittadini e le cittadine, le forze politiche e sociali impegnate ogni giorno per rendere il nostro un paese migliore, le amministrazioni locali e la parte sana dell'economia del nostro territorio.

La decisione di chiudere la Gkn è l'espressione più chiara di una arroganza inaccettabile, che deve essere bloccata prima che si possa diffondere e diventare un ‘modello’ di politica industriale. Per tutti è il momento di scegliere da che parte stare non solo con le parole, ma con fatti concreti. Serve una risposta ferma e decisa, serve che i lavoratori e le lavoratrici, organizzati in sindacato, siano i protagonisti del cambiamento.

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