"Quello che sta facendo la Gkn è inaccettabile. Un atto d'arroganza nei confronti dei lavoratori e delle istituzioni del Paese in totale sfregio all'intesa che Cgil, Cisl Uil hanno sottoscritto con il governo sullo sblocco dei licenziamenti". A dirlo è il segretario generale della Filctem Cgil Marco Falcinelli, criticando la decisione della multinazionale inglese di chiudere lo stabilimento di Campi Bisenzio (Firenze) e di aver aperto la procedura di licenziamento per 422 lavoratrici e lavoratori: "Purtroppo è un film già visto: sono decenni che le multinazionali in Italia compiono veri e propri atti di 'pirateria industriale' a danno del Paese".

Per l'esponente sindacale queste sono "vere e proprie scorribande, in cui acquisiscono, spesso in modo ostile o presentandosi come 'cavalieri bianchi' per salvare situazioni critiche, ma con l'unico scopo di occupare fette di mercato e trattando i lavoratori come merce". Falcinelli rileva che "anche nel settore della chimica accade. Vale la pena ricordare quello che ha fatto recentemente Jindal negli stabilimenti Treofan di Battipaglia e Terni: la stessa logica della Gkn di Firenze. E' ora che il governo capisca che fare politica industriale significa anche proteggere il tessuto industriale del Paese da questi fondi finanziari cui non interessa il lavoro e l'industria, ma solo speculare e fare 'i soldi con i soldi'. Servono regole per impedire tutto ciò".