(Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom Cgil)

"Stiamo arrivando al dunque. Il 23 giugno ci sarà il tavolo al Mise. Teniamo la testa ferma e pronti tutti gli stabilimenti, perché a quell'incontro dobbiamo ottenere che non si apra la procedura di mobilità". Con queste parole Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom, ha sintetizzato la situazione del gruppo Whirlpool, dal palco improvvisato a Roma, dove questa mattina, in concomitanza con lo sciopero del gruppo, si è tenuta la manifestazione nazionale. Ancora una volta è stato il giorno della Whirlpool. Tutti fermi, la multinazionale americana deve chiarire quale sarà il futuro e il governo deve prorogare il blocco dei licenziamenti oltre il 30 giugno. Sono queste le istanze della protesta.

Operai fuori dalle fabbriche, con un'adesione quasi totale alla protesta lanciata da Fim, Fiom e Uilm. Hanno incrociato le braccia il 100% degli addetti a Varese, il 95% a Siena, Melano, Fabriano e Comunanza. 

"Dopo due anni di lotta solitaria con la quale abbiamo scongiurato l'avvio della procedura di licenziamento per 350 lavoratori - scrivono in una nota unitaria Massimiliano Nobis, segretario nazionale Fim, Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom e Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm - chiediamo ora al governo di schierarsi con noi. 

Il governo sostiene di avere una soluzione solida per i lavoratori di Napoli, ma noi ribadiamo con forza che i lavoratori di Napoli non vogliono promesse, ma lavoro. Vogliono concretezza e chiedono che il governo si faccia garante degli impegni presi a suo tempo da Whirlpool e non rispettati. 

La multinazionale sta perpetrando una grave ingiustizia, è arrivato il momento che la politica passi dalle promesse ai fatti concreti. In un momento di ripresa del mercato, è inaccettabile la chiusura di Napoli e il progressivo disimpegno di Whirlpool per il nostro Paese".

“Noi pensiamo che Whirlpool, che nel frattempo produce utili e assume 1500 lavoratori interinali per far fronte alle commesse crescenti, non può disimpegnarsi da Napoli e da un piano industriale sottoscritto nel 2018 e che va rispettato”. Così il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, in piazza a Roma Nel video qui di seguito). 


“Il Governo – ha detto Ricci - deve intervenire in modo diverso da come fatto finora, perché con tutti gli strumenti finanziari ed economici ottenuti fino ad oggi, non può consentire alla multinazionale americana di disimpegnarsi in questo modo. Ma oggi siamo a Roma anche per chiedere che venga prorogato il blocco dei licenziamenti oltre il 30 giugno. Se ciò non dovesse avvenire, Whirlpool sarà una delle multinazionali protagoniste di questa grande ingiustizia sociale. La nostra mobilitazione – ha concluso il segretario generale Cgil Napoli e Campania - va avanti su questi temi: il 26 giugno saremo a Bari, Torino e Firenze per dire a questo Governo che occorre una politica industriale seria ed una riforma degli ammortizzatori sociali”.

Massimiliano Guglielmi, segretario generale Fiom Campania, nel video di seguito.

Rosario Rappa, segretario generale Fiom Napoli, nel video di seguito.

Durante la manifestazione a Roma gli operai Whirlpool hanno osservato anche un minuto di silenzio per ricordare il sindacalista ucciso questa mattina a Novara, investito da un camion che ha forzato il blocco di un presidio sindacale.