I lavoratori aeroportuali toscani non si arrendono: da lunedì 14 giugno (ore 15-17), tutti i lunedì, in occasione delle giunte regionali, presidio unitario dei lavoratori a Firenze in piazza Duomo davanti alla Regione. 

"Dopo l’ennesimo volantino di pochi giorni fa e il silenzio seguente, non vorremo ritrovarci di fronte alla decisione definitiva della giunta regionale di elargire 10 milioni a Toscana Aeroporti con generiche assicurazioni sul lavoro e sull’occupazione. Chiediamo la riconvocazione del tavolo di confronto alla presenza del presidente Giani. Vogliamo ricordare i sacrifici fatti dai lavoratori: cambio dei turni, nuova organizzazione del lavoro, riduzione e rimodulazione del salario, abbassamento del costo del lavoro, cassa integrazione da più di un anno causa una crisi del trasporto aereo senza precedenti. Proprio alla vigilia della ripresa arriva la mazzata da parte del management di Toscana aeroporti che vende il settore handling, quello dei servizi, quello a contatto con la clientela, perché ormai considerato un peso, una zavorra". Così affermano, in un comunicato unitario, Fit Cisl, Filt Cgil, Uiltrasporti e Ugl della Toscana".

"Il nostro appello al Consiglio regionale: l'ultima speranza è quella di non farsi abbagliare e incantare dalle dichiarazioni sui media del management di Toscana aeroporti di questi giorni con investimenti mirabolanti negli scali di Firenze e Pisa. Non esiste solo la finanza e il profitto; esistono soprattutto le famiglie e i lavoratori che sono il tessuto produttivo, che rappresentano la civiltà e la dignità di questa Regione e non possono essere lasciati soli. I 10 milioni, se devono essere dati a Toscana aeroporti devono essere legati con un accordo di garanzia di tutti i soggetti interessati dove, in solido, i protagonisti dell’accordo assicurano occupazione e reddito ai lavoratori che si vuole cedere anche per gli anni futuri che saranno stabiliti. In questi giorni i sindacati stanno discutendo con il Governo per allungare il blocco dei licenziamenti e gli ammortizzatori sociali per tutti quei settori colpiti dalla pandemia tra cui, sicuramente, il trasporto aereo. Non è pensabile che le garanzie di mantenimento dell'occupazione siano fatte da soggetti privati utilizzando soldi pubblici", continuano i sindacati.

"Respingiamo l’arroganza del capitale che pensa solo a mettersi in tasca il profitto spesso a scapito delle persone e del territorio in cui investe. Non basta più l’interessamento di alcuni assessori come quello del Lavoro e dei Trasporti oppure di alcuni consiglieri che ringraziamo per il sostegno e la vicinanza, oggi è l’ora delle scelte. È per questo che abbiamo scritto una lettera appello al presidente Giani affinché tutti insieme, con in testa il presidente, si dica no all’arroganza e spregiudicatezza dimostrata dalla proprietà privata di Toscana aeroporti e si mettano al centro i diritti e la dignità delle persone. La Toscana è culla di civiltà ed esempio per il Paese. I lavoratori del trasporto aereo della Toscana continueranno la mobilitazione fino allo sciopero già dichiarato per il 6 luglio di 24 ore per tutti.", concludono le sigle di categoria.