L'ultima vittima sul lavoro è un operaio di 38 anni, schiacciato da un muletto in un'azienda di lavorazione dell'alluminio, nella zona industriale Ponte Rosso, a San Vito al Tagliamento, in provincia di Pordenone

 Ricoverato all'ospedale di San Vito, l'uomo è deceduto poco dopo. Sul posto i Vigili del fuoco, il personale sanitario, giunto con ambulanza e l'elisoccorso e i Carabinieri, che si occupano dei rilievi con i tecnici dell'Azienda sanitaria. Muletto e area sono stati posti sotto sequestro della Procura. 

Tra i primi ad arrivare sul posto il sindaco di San Vito al Tagliamento, Antonio Di Bisceglie: "Quanto è successo è terribile: sono scioccato e senza parole. Questo dramma è ancora più sconvolgente perché questa vittima, da quanto ho appena saputo, lascia la moglie e lascia come orfani due figli piccoli".

"Non è possibile continuare a lavorare in questo modo - ha scritto la Cgil di Pordenone in una nota -. Un altro operaio ha perso la vita sul lavoro, sbalzato dal carrello elevatore che stava manovrando. Un’altra morte che si doveva e si poteva evitare.

Al di là della dinamica che ancora non conosciamo e delle eventuali responsabilità che saranno accertate, è evidente che siamo di fronte ancora una volta ad una tragedia che colpisce un giovane operaio e la sua famiglia, che deve interrogarci tutti se stiamo facendo abbastanza per impedire incidenti come questo.

Cgil, Cisl e Uil nazionali hanno presentato una piattaforma al governo e aperto una vertenza nazionale su questo grave problema. A livello locale abbiamo chiesto alle parti sociali e alla Regione di costituire una rete per la sicurezza che moltiplichi i presidi in tutti i luoghi di lavoro, garantisca la formazione continua dei lavoratori e sanzioni le imprese che non applicano in modo rigoroso le procedure e le norma previste.

A Confindustria, nello specifico, chiederemo insieme a Cisl e Uil un incontro urgente, per completare il confronto già avviato sulla costituzione strutturale di questi presidi e dei comitati aziendali per la sicurezza sul lavoro, nati per contrastare il Covid e che devono allargare la loro azione anche alla lotta contro gli infortuni e le malattie professionali.

Richieste, queste, che di pari passo con quelle rivendicate nella piattaforma nazionale sosterremo con le iniziative necessarie, affinché si affermi una cultura della sicurezza in tutte le realtà lavorative del nostro territorio, e non soltanto in alcune".

Ieri due decessi, uno in una fonderia nel bresciano, l'altro nel torinese.