Come ogni anno si avvicina l'estate e si pone il problema dei lavoratori del turismo. Quest'anno poi, più che mai, il settore è chiamato alla ripartenza dopo i gravi danni portati dal Covid. La Filcams Cgil lancia la campagna di comunicazione e informazione "Il Nostro Turismo", con l'obiettivo di richiamare l’attenzione su alcuni temi prioritari, avanzando una proposta concreta per il rilancio del settore: proposta fondamentale perché arriva in questa fase di ripresa, per accompagnare e sostenere le lavoratrici e i lavoratori del turismo e della cultura non solo oggi, ma anche nella definizione di una prospettiva.

 Il sistema turistico e della cultura continua a versare in una situazione di crisi senza precedenti, ininterrottamente, ormai da più di un anno, scrive la Filcams; le inevitabili restrizioni hanno compromesso parte rilevante delle attività, gestite faticosamente tra chiusure e riavvii. Drastico il decremento occupazionale nel corso dei mesi dell’emergenza sanitaria: già perse 240 mila posizioni lavorative, che potrebbero raddoppiare nel caso in cui gli effetti della crisi dovessero perdurare oltre l’attesa ripresa estiva. Per il sindacato dunque è decesiva per la tenuta del settore e per salvaguardare l’occupazione la funzione svolta dal blocco dei licenziamenti e ammortizzatori in deroga: senza di questi gli effetti della pandemia sarebbero stati dirompenti.

“La profonda crisi che ha colpito la filiera del turismo non sarà cancellata in breve tempo dalla riapertura”, afferma Fabrizio Russo, segretario nazionale della Filcams, “per questo riteniamo che per il settore maggiormente impattato debbano essere definite soluzioni specifiche: tra cui un'ulteriore proroga del divieto di licenziamento e degli ammortizzatori in deroga e misure adeguate a sostegno dei lavoratori maggiormente colpiti".

La crisi, prosegue Russo, "ha coinvolto innanzitutto le persone che già nel turismo della pre-pandemia erano in condizioni di precarietà e fragilità, lavoratori in nero, irregolari, stagionali, in appalto, terziarizzati, a chiamata, somministrati, a tempo determinato. Per ricostruire e dare prospettiva al binomio turismo e cultura, quale asset strategico per l’economia del nostro Paese - quindi  -, è essenziale partire dall’inclusione e dalla tutela di queste centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori”.

“Per quanto ci riguarda”, conclude Russo, “al di là delle priorità rispetto alla gestione dell’emergenza della salvaguardia dell’occupazione e della garanzia di condizioni di salute e sicurezza, è necessario pervenire ad un nuovo modello di turismo, sostenibile ed inclusivo, che sia caratterizzato in primo luogo da un lavoro nuovo, stabile, regolare e dignitoso".

La Filcams ha raccolto le voci e le testimonianze delle lavoratrici e dei lavoratori di diverse città, che attraverso la campagna vogliono esprimere i propri disagi e le difficoltà del settore turistico: turni massacranti, riposi insufficienti e una retribuzione non adeguata, sono tra i rischi ai quali sono esposti lavoratrici e lavoratori. “La stessa protezione che do agli altri la vorrei anche per me” dice Giorgio, bagnino di 36 anni. “Professionalità e competenza sono indispensabili. Ma è indispensabile anche il rispetto dei nostri diritti” è il pensiero di Corinna, 35 anni, receptionist: “La salute e la sicurezza sul lavoro sono una priorità: sia per i clienti che per me e i miei colleghi". La campagna mediatica, di video e immagini, sarà accompagnata da tante iniziative e manifestazioni organizzate a livello territoriale che si alterneranno durante tutto l’arco dell’estate, conclude il sindacato: è iniziata una nuova stagione, quella dei diritti.

I video e le immagini della campagna:

Napoli, aspettando la ripresa
Firenze, la rinascita passa per il turismo
Roma, voglia di ripartire
Venezia, il lavoro in ballo