Ci risiamo. Era già successo all'inizio dell'anno, nelle stesse modalità. È accaduto di nuovo. La Star ha licenziato un altro lavoratore perché aveva la mascherina abbassata. "Lavoratori - scrive in un comunicato la Flai Cgil Monza e Brianza - che “scompaiono” dall’oggi al domani. Negli incontri sull’organizzazione del lavoro non dovremmo parlare di occupazione".

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Lavoro

«Licenziato perché non sta zitto»

Alla Star di Agrate un operaio da vent'anni iscritto al sindacato mandato via con un pretesto, una mascherina abbassata per prendere fiato. Ma la verità è che Fabrizio è uno che ha sempre esercitato il diritto di critica. Flai Cgil: “Scioperiamo per la tutela della libertà di espressione e della dignità di tutti”
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"Martedì 11 maggio - si legge nella nota - la maggioranza degli operai in produzione ha aderito (oltre l’80%, con punte del 100% in alcuni reparti) allo sciopero indetto dalla Rsu per l’ulteriore licenziamento di un collega, come tre mesi fa, partendo dal pretesto che non indossava correttamente la mascherina. L’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori del 13 maggio ha dato mandato a proclamare lo stato di agitazione e un pacchetto di 8 ore di sciopero contro i licenziamenti, per l’avvio del confronto sull’aumento dei carichi di lavoro e il peggioramento del clima aziendale, sull’organizzazione del lavoro che affronti anche il tema occupazionale".