In Abruzzo si è lavorato per più di 40 anni per raggiungere l'obiettivo di una Camera del lavoro nel distretto industriale della Val di Sangro. Un buon terreno di sfida dove praticare quanto scritto nel documento “Il lavoro si fa strada”, per costruire percorsi di partecipazione e comunità nei luoghi di lavoro e nelle filiere. Un percorso iniziato ancora prima dell'apertura della Sevel, l'azienda nata dalla joint-venture fra Fiat e Peugeot per la produzione di veicoli commerciali e, attualmente, la più importante realtà occupazionale di questo territorio. Lo stabilimento è in funzione dal 1981 in una area compresa fra i comuni di Paglieta e Atessa, copre un'area di oltre 1.200.000 metri quadri e dà lavoro a 6.200 persone.

Vocazione metalmeccanica. Tutta l'area si è specializzata nella produzione di veicoli a motore a due e quattro ruote, determinando la nascita di numerose ditte che lavorano quasi esclusivamente per la Sevel e per Honda che su questo territorio produce un alto volume di scooter. Nonostante questa vivacità, anche qui si sono affrontate numerose crisi. La più significativa è quella della Honeywell, azienda di turbocompressori per motori diesel, chiusa nonostante avesse i conti in ordine per una propria strategia di delocalizzazione. A questa situazione drammatica che ha determinato la perdita di oltre 400 posti di lavoro, si sono aggiunte vertenze legate a ridimensionamenti o cambi di proprietà come Sanmarco e Blutec. Oggi, con la fusione tra FCA e PSA e la costituzione del nuovo gruppo multinazionale Stellantis, si potrebbero aprire scenari che necessitano dell'attenzione del sindacato, considerato quanta economia, quante aziende, lavoratrici e lavoratori sono impegnati nel settore dell’automotive.

Il cuore pulsante dell’Abruzzo. Secondo i dati della Camera di commercio, in Val di Sangro operano complessivamente 7.132 imprese e 24.525 lavoratrici e lavoratori. L’attività prevalente è quella manifatturiera, in cui sono impiegati quasi la metà degli addetti, seguita da commercio e terziario, costruzioni, agricoltura, trasporti e logistica. Una rete diffusa di ditte legate da destini comuni: le scelte che si prendono in un'azienda, soprattutto quelle determinate dalla concorrenza industriale e commerciale, hanno effetti imponenti sull'indotto e sugli appalti, nei quali è sempre più forte la tendenza a recuperare margini di guadagno sulla pelle dei lavoratori, anche attraverso l'utilizzo di contratti pirata. Una platea di lavoratori variegata che all'interno della Cgil può trovare il luogo giusto per tutelare il proprio presente e il futuro, insieme alle risposte a difficoltà individuali e familiari, attraverso la rete dei servizi, risolvendo problemi di tipo assistenziale e quelli dovuti al rapporto con le istituzioni.

Passione e sindacato. Un lavoro sinergico fra categorie, confederazione e tutte le strutture ad essa collegate, per garantire una presenza forte del sindacato in grado di abbracciare, comprendere e rappresentare un territorio così strategico per il futuro della provincia di Chieti e dei suoi cittadini e cittadine, che siano occupati, a riposo, in disoccupazione, nativi o no di questa terra. Un lavoro che le dirigenti e i dirigenti della Camera del lavoro, con il contributo delle delegate, dei delegati, dei pensionati e pensionate, potranno svolgere con la competenza e la passione che li contraddistingue. Nel ruolo che ricopro temporaneamente posso vedere ogni giorno il valore di quanti vivono questo singolare “mestiere” con passione e spirito di servizio, posso apprezzare le competenze e le disponibilità di molti, un gruppo capace di rispondere alle sfide che la pandemia ci impone quotidianamente. Uomini e donne, capaci di andare oltre gli impegni quotidiani per far vivere l’organizzazione su tutti i sistemi di comunicazione e i social della Cgil di Chieti, contribuendo a mantenere viva l’attività e l’attenzione sul nostro operato.

* Manola Cavallini è commissaria della Camera del lavoro di Chieti

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