Quando si guarda al futuro e si parla di svolta green, un'azienda non può lasciare indietro i protagonisti principali: i dipendenti. Nelle ultime settimane, la Bosch ha infatti espresso la volontà di investire molto nell'innovazione tecnologica. Dall’intelligenza artificiale, ai sensori, alla giuda autonoma, la multinazionale tedesca vuole fare grandi passi avanti verso il processo di elettrificazione delle motorizzazioni. 

I numeri in ballo sono pesanti: 700 milioni di euro saranno investiti nella transizione elettrica, mentre 1 miliardo di euro sarà destinato allo sviluppo dell’idrogeno nel settore della mobilità. Per la Fiom è una svolta importante, ma rimane un interrogativo: a quanto ammonteranno gli investimenti per i siti italiani? Il sito di Bari, ad esempio, va avanti grazie agli ammortizzatori sociali. A tal proposito, i sindacati continuano a chiedere un piano industriale per garantire capacità produttiva e occupazionale.

Come spiegano in una nota congiunta Simone Marinelli, coordinatore nazionale Bosch per la Fiom Cgil e Ciro D’Alessio, segretario generale Fiom Cgil Bari, “occorre riaprire il confronto a livello locale e nazionale riprendendo il tavolo al ministero dello Sviluppo economico. Il Pnrr prevede risorse per finanziare progetti per un mobilità ecologica e digitale, azienda e governo devono impegnarsi con le lavoratrici e i lavoratori per un nuovo protagonismo dello stabilimento di Bari”.