Un passo avanti importante del tavolo di crisi, ma ora occorre la proroga degli ammortizzatori sociali e una soluzione per tutti i lavoratori. Questa la posizione della Fiom espressa al tavolo di confronto sulla vertenza Blutec che si è tenuto oggi (mercoledì 12 maggio) a Roma, presso il ministero dello Sviluppo economico, alla presenza del vice ministro Todde e dei rappresentanti di ministero del Lavoro, Invitalia, Regioni Piemonte, Abruzzo, Basilicata e Sicilia, Comune di Termini Imerese (Palermo) e commissari straordinari.

“Il Mise ha confermato il provvedimento di proroga del termine per la presentazione del programma e l'avvio di un nuovo bando per le manifestazioni di interesse esclusivamente per il sito di Termini Imerese”, commentano Michele De Palma, segretario nazionale Fiom Cgil e responsabile automotive e Simone Marinelli, coordinatore nazionale Blutec per la Fiom Cgil: “Il bando avrà la finalità di ricevere ulteriori manifestazioni di interesse e di consolidare quelle già pervenute, superando le criticità evidenziate a partire dalla garanzia della continuità occupazionale, ma vista la complessità della vertenza che aspetta una soluzione positiva da oltre dieci anni, occorre avere il tempo giusto per il suo svolgimento”.

La proroga permette la continuità degli ammortizzatori sociali, in scadenza al 30 giugno, sulla quale è in corso la valutazione della direzione generale del ministero del Lavoro. “Essendo in presenza – riprendono i due esponenti sindacali – di un provvedimento da parte del ministro dello Sviluppo economico, e non vedendo ostacoli per la garanzia della copertura del sostegno al reddito dei lavoratori, chiediamo un provvedimento urgente che sposta il termine della cassa al 30 settembre evitando situazioni di tensioni sociali che si sono verificate in passato”. La proroga, precisa la Fiom, concede ulteriore tempo “per individuare soggetti per la reindustrializzazione del sito di Termini Imerese, ma è necessario escludere categoricamente dal tavolo una possibile liquidazione di Blutec”.

Vista la complessità della vertenza occorre “vagliare ogni possibilità per garantire l'occupazione, che veda sia la presenza dello Stato a garanzia del progetto e delle risorse economiche, anche per evitare le situazioni critiche del passato e le note vicende giudiziarie, sia la continuazione dell'amministrazione straordinaria per accompagnare il processo di riqualificazione del sito e l'assorbimento delle lavoratrici e dei lavoratori ai soggetti industriali che si impegneranno nella reindustrializzazione”.

Per quanto riguarda le unità produttive di Blutec ed Ingegneria Italia, la Fiom riferisce che “i commissari hanno confermato nuovamente diverse manifestazioni di interesse per la cessione, con garanzia della continuità occupazionale. È urgente, però, approfondire ogni situazione con un incontro specifico”.

Il tavolo di crisi di oggi, dunque, ha visto una svolta con una presenza e l'impegno di tutte le istituzioni, ma occorrono approfondimenti specifici. Per questo la Fiom sollecita “l'istituzione di una commissione tecnica per vagliare tutti le soluzioni anche rispetto ai nuovi strumenti normativi e a quanto previsto dal Pnrr”. Per De Palma e Marinelli occorre avere “il tempo utile a trovare una soluzione solida e complessiva a tutto il perimetro industriale di Blutec e Ingegneria Italia. Per questo è fondamentale anche una proroga dell'amministrazione straordinaria. Il rilancio del sito industriale di Termini Imerese deve garantire della continuità occupazionale e il futuro lavorativo dei giovani del territorio”.