La pandemia ha accresciuto le disuguaglianze, sancendo una cesura netta con quello che c'era prima.  "Il primo cambiamento da ottenere è il diritto di lavoratori e sindacato di poter essere coinvolti nella fase di progettazione dei cambiamenti, dei modelli organizzativi, della società". È questo uno dei concetti chiave espressi dal segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, che ha dialogato con il sociologo francese Alain Touraine nel corso dell'iniziativa in streaming all'Università La Sapienza di Roma, organizzata dalla Fondazione Di Vittorio e dal titolo inequivocabile: "Ricerca e intervento per la trasformazione del lavoro": questo il tema del dialogo tra il segretario generale della Cgil e il sociologo francese che è stato tramesso in diretta da Collettiva e sulle pagine Facebook della Cgil.

Per questo per Landini "c'è bisogno di maggiore contrattazione ma anche di maggiore legislazione con incentivazione della contrattazione". D'altra parte "la pandemia ha valorizzato il lavoro manuale e di cura senza cui non si esce dalla pandemia", eppure "il primo tema che abbiamo vissuto e stiamo vivendo è un livello di precarieta' nel lavoro che non ha precedenti e questo sta determinando una competizione tra le persone, con il rischio concreto della rottura della solidarietà e dell'azione collettiva. Il mondo del lavoro non è mai stato così frantumato". 

Il lungo e articolato intervento di Touraine è partito da un assunto. In questa fase così complessa, il lavoro non può essere considerato nei suoi soli aspetti socio-economici poiché i mutamenti incrociano due temi chiave, "quelli della dominazione coloniale e di genere, cioè sulle donne". I problemi del lavoro, dunque, non possono essere isolati nella sola sfera, appunto, "lavorativa", ma "vanno rimodulati su fenomeni più globali, come quelli per cui agli Stati nazione si stanno sostituendo imperi multinazionali, Cina o Usa poco importa".

Insomma: i cambiamenti sono tali che investono tutta la realtà e vanno affrontati con "ricerca" (di nuove strade) e "azione": come evidenziato dal "titolo"stesso di questa giornata di riflessione e approfondimento. Un'azione che ovviamente debba coinvolgere in primo luogo i protagonisti: lavoratori e sindacato.