Il Tribunale di Torino  ha ammesso la Fiom nazionale e la Fiom di Palermo come parti civili nel processo a carico della proprietà e del management per la vicenda Blutec. "Un ulteriore atto che, se pur non risolve la vertenza, permetterà di rappresentare il danno che le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo hanno ricevuto per la mancata attuazione del piano di rilancio dello stabilimento Blutec di Termini Imerese e per la presunta distrazione dei fondi pubblici che ha portato al rischio di fallimento dell’intera società". Così in una nota Francesca Re David, segretaria generale Fiom Cgil e Michele De Palma, segretario nazionale Fiom Cgil e responsabile automotive.

"Una notizia che arriva nel giorno in cui si sono svolte le assemblee nello stabilimento di Termini Imerese, dove le lavoratrici e i lavoratori hanno deciso le prime mobilitazioni da mettere in campo, a partire dal sit-in di domani, Primo Maggio, davanti allo stabilimento ex Fiat e da un presidio martedì 4 maggio sotto alla Presidenza della Regione Sicilia", continua la nota.

"Mobilitazioni che andranno avanti, se non arriveranno atti concreti per la reindustrializzazione di Termini Imerese e per la garanzia occupazionale e degli ammortizzatori sociali”, termina il comunicato.