C'è rabbia e incredulità tra le lavoratrici e i lavoratori di Alitalia che questa mattina hanno ricevuto i bonifici promessi dalla compagnia in amministrazione straordinaria dopo la doppia protesta di martedì scorso davanti al ministero dello Sviluppo economico e quello dell'Economia e delle finanze. Importi irrisori, da poche decine di euro, insufficienti anche per fare una spesa al supermercato, o per comprare – alla vigilia delle feste – un uovo di Pasqua ai propri figli. Da questo mese, a causa della crisi di liquidità, la compagnia ha smesso di anticipare gli importi della cassa integrazione e ad essere regolati sono stati soltanto i pochi giorni lavorati durante il mese di marzo. Dall'alba di oggi, gli screenshot rimbalzano sui gruppi dei social network, così come i commenti al vetriolo.

Dopo l'ultimo incontro con i commissari straordinari Fava, Leogrande e Santosuosso, i sindacati hanno confermato la manifestazione davanti al Mise del prossimo 14 aprile. Per i rappresentanti dei lavoratori la situazione è divenuta insostenibile e "non si vedono azioni utili a schiarire un quadro che è sempre più nero". Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo hanno espresso "totale disaccordo" sul fatto che le retribuzioni del mese di marzo siano state corrisposte, al momento, al 50% "a causa della difficile situazione finanziaria aziendale e in attesa della disponibilità reale in cassa dei ristori approvati dalla comunità europea". "Lo stipendio - affermano - deve essere pagato per intero perché i lavoratori continuano, nonostante tutto, a fornire il loro apporto, garantendo l’operatività aziendale anche in questi anni difficili di amministrazione straordinaria e aggravati da una crisi senza precedenti causata dalla pandemia".    

Per i sindacati, inaccettabile che i lavoratori abbiano appreso dalla stampa le notizie sulla decisione unilaterale dell’azienda in merito alle retribuzioni, scelte che - fanno notare - implicano ricadute rilevanti sulla vita privata di tutti gli 11.000 lavoratori.

"È ora che l'esecutivo, ancora non pervenuto, prenda posizione soprattutto nei confronti dell’Unione Europea, a tutela di Alitalia, asset strategico fondamentale per il Paese e dei sui dipendenti", affermano Filt, Fit, Uiltrasporti e Ugl Trasporto aereo, secondo cui è necessario avviare immediatamente la Newco Ita. I sindacati chiedono che si mettano in campo tre trattative private, per i tre diversi asset (Aviation, Manutenzione e Handling) che portino rapidamente alla partenza della nuova azienda, con un piano industriale più robusto che preveda almeno 75 aerei per l’estate 2021, almeno 105 nel 2022 e la salvaguardia di tutti i lavoratori.