Viale Diaz è una strada importante del capoluogo sardo. L’Hotel Panorama è un albergo storico, fu aperto 38 anni fa, ha portato lustro alla via e alla città. È chiuso dal primo gennaio 2021 e nel 2020 ha aperto assai poco. È chiuso da quando il coronavirus è arrivato nel nostro Paese mietendo vittime. Uomini e donne ma anche attività economiche e imprese. E questa struttura ricettiva, senza turisti, non può sopravvivere. Come molte altre del territorio.

L’allarme lo lancia Nella Milazzo, segretaria generale della Filcams regionale: “Il rischio è che strutture alberghiere importanti, storiche per il nostro territorio, vengano svendute a catene internazionali esterne al tessuto economico, sociale e anche culturale del territorio”. “Secondo il rapporto Cerved (descrive lo stato di salute delle piccole e medie imprese italiane n.d.r.) - aggiunge la dirigente sindacale - a livello nazionale si è rilevato un incremento delle cessioni anomalo. E da noi, la pandemia ha messo in ginocchio le imprese locali piccole e grandi con il rischio che parte del patrimonio alberghiero venga esposto a operazioni al ribasso”.

Per la Sardegna il turismo è voce fondamentale dell’economia, ed è la più colpita di questo anno terribile. Alcuni dati rendono evidenti le ragioni dei timori di operatori e lavoratori.

L’offerta turistica ricettiva in Sardegna è ricca ed è costituita per il 50% da villaggi turistici e alberghi a 4 stelle, che si trovano per il 53% nel nord, per il 25% nel sud, mentre il 16% è in Ogliastra e il 6% nella provincia di Oristano. Tra strutture alberghiere vere e proprie ed extra (bed and breakfast, agriturismo ecc.) si contano 4844 imprese che danno lavoro in bassa stagione a quasi 10mila persone che in alta stagione aumentano del 50%. Tutto questo prima che il Covid arrivasse.

Dice ancora Milazzo: “Il 2020 è stato un anno terribile per tutto il settore turistico, il comparto alberghiero ha perso il 55% del fatturato rispetto al 2019. Negli ultimi 12 mesi c’è stato un crollo delle presenze straniere, siamo passati da circa 15 milioni di arrivi nel 2019 a 9,5 milioni nel 2020”. E il 2021 certo non si è aperto meglio. Pochi giorni di zona bianca presto esauriti e trasformati in arancione. Pasqua sarà all’insegna delle chiusure e dell’isolamento. La prospettiva per i 30 lavoratori e lavoratrici dell’Hotel Panorama è davvero preoccupante. Sono oltre 5 mesi che non ricevono lo stipendio e nemmeno la cassa integrazione e ora rischiano di assistere alla svendita della struttura.

Salvatore Arippa da trent’anni lavora al Panorama e da sei mesi è senza alcun reddito: “Ci dovrebbero aiutare le istituzioni – dice – ma non capiamo cosa stanno facendo. Ci dovrebbero aiutare un po’ tutti, abbiamo dato l’anima per questo albergo”.

Che le istituzioni regionali e nazionali ascoltino, ne va del futuro di 30 famiglie, ne va del futuro economico e sociale del territorio.