“Riteniamo positiva la convocazione del ministro Giancarlo Giorgetti sulla vertenza ex Ilva, ma insufficiente rispetto alle questioni poste dai metalmeccanici e alle tante crisi industriali per le quali chiediamo rapide convocazioni al Mise". Così in una nota Roberto Benaglia, segretario generale Fim Cisl, Francesca Re David, segretaria generale Fiom Cgil e Rocco Palombella, segretario generale Uilm Uil.

Le segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm hanno inviato nei giorni scorsi una lettera unitaria ai ministri dello Sviluppo economico e del Lavoro per sollecitare l’apertura dei tavoli di confronto che riguardano le crisi di aziende di rilevanza nazionale e di settori strategici per l'economia, come ad esempio l'automotive, l'aerospazio e la siderurgia.

"A questo si aggiunge la decisione di non prorogare nel decreto Sostegni il blocco dei licenziamenti per i lavoratori dell’industria a partire dal 30 giugno – continua la nota –. La mancanza di risposte sulle crisi industriali, insieme alla possibilità per le imprese di poter aprire procedure di licenziamento dal primo luglio, rischiano di mettere a repentaglio l'occupazione e il reddito di migliaia e migliaia di lavoratori ed indebolire la stessa capacità produttiva ed industriale del Paese".

Per tutte queste ragioni venerdì 26 marzo dalle ore 10.00, in concomitanza con l'incontro sulla vertenza ex Ilva, i sindacati hanno deciso un presidio di delegati e delegate delle aziende in crisi presso il ministero dello Sviluppo economico.