La Filt Cgil di Roma e del Lazio, "esprime forte preoccupazione per la tenuta delle aziende di handling che forniscono servizi a terra negli scali di Fiumicino e Ciampino. Non si intravedono ancora elementi di risoluzione che impediscano gravi ricadute sociali per le migliaia di lavoratori e lavoratrici, che ancora una volta risultano essere le vittime predestinate della crisi che ha colpito tutto il settore".

"Tutto il trasporto aereo è attualmente in cassa integrazione, senza avere contezza di quando si riattiveranno i volumi di traffico necessari per una oggettiva ripresa. Siamo fiduciosi nella buona riuscita dei piani vaccinali che se adeguatamente attivati, anche a livello internazionale, potrebbero determinare l’inversione di tendenza pandemica che sta collassando il settore. Per ciò che concerne la vertenza Alitalia, riteniamo inaccettabile ed incomprensibile un eventuale “piano di nazionalizzazione” che possa generare il 50% di esuberi e un ridimensionamento industriale della compagnia di bandiera", prosegue la sigla di categoria.

"Siamo convinti, invece, che adottare misure coraggiose e di sviluppo anziché di riduzione, sia l’unico modo di dare un futuro ai lavoratori e alle lavoratrici della compagnia di bandiera e a tutte le aziende che operano nel perimetro aeroportuale", conclude il sindacato.