“Così non si può andare più avanti. È quel che le delegate e i delegati della Filcams mi stanno dicendo sempre più spesso negli ultimi tempi, vale a dire ogni volta che sono vittime di minacce e aggressioni, episodi che purtroppo stanno diventando sempre più frequenti e gravi. Dico la stessa cosa anche ad Aspiag e alle istituzioni: così non si può più andare avanti. Bisogna fare qualcosa”. È netto e preoccupato Cristian Vicoletti, segretario provinciale della Filcams Cgil di Padova, davanti all’escalation di episodi violenti verificatisi in alcuni supermercati in città della catena Despar.

“Sono quattro i supermercati – conferma il sindacalista – dove questi episodi stanno diventando una costante. Se per due di questi, vale a dire quelli in Stazione e in piazza Conciapelli, non si tratta di una novità, dato che proprio per la loro collocazione in zone 'storicamente' difficili sono stati spesso teatro di episodi spiacevoli, i supermercati che ultimamente si stanno segnalando come luoghi 'pericolosi' per le lavoratrici e i lavoratori sono quelli di via Monte Cengio e della rotonda tra l’Arcella e Pontevigodarzere, sorto da qualche anno nell’ex area Saimp”.

“Non si tratta soltanto dei soliti furti – prosegue l'esponente Filcams – o delle, ormai purtroppo consuete, risposte scortesi di clienti a cui si ricorda di tenere correttamente la mascherina, ma di vere e proprie minacce mortificanti e aggressioni arrivate anche al lancio di carrelli. È, per esempio, quel che è accaduto ultimamente ai lavoratori del supermercato di via Monte Cengio, al momento della chiusura, a causa di alcuni personaggi poco raccomandabili a cui, poco prima, era stato impedito di rubare dagli scaffali. Oppure è quel che subiscono quasi quotidianamente i lavoratori del Despar nei pressi del Plebiscito, tra Arcella e Pontevigodarzere, a causa di una banda di soggetti non ben identificati, dediti ad attività di dubbia legalità che stazionano nel parcheggio esterno e che sono soliti rubare nel supermercato e ad arrabbiarsi quando vengono scoperti”.

Chiediamo ad Aspiag – conclude il dirigente sindacale– che si faccia finalmente carico del problema e pensi, per esempio, a mettere in piedi un servizio di sorveglianza esterno in alcuni orari e in alcuni supermercati, ma soprattutto rinnoviamo a loro e alle istituzioni, ossia Prefetto e Comune, l’invito (già comunicato qualche giorno fa e a cui non abbiamo ancora ricevuto nessuna risposta) di istituire al più presto un tavolo dove affrontare una volta per tutte tale questione prima che degeneri in qualcosa di più grave. Perché, lo torniamo a dire: così non si può più andare avanti”.