"Fa bene l'esecutivo a prevedere un piano mirato di assunzioni a sostegno delle Regioni che dovranno affrontare l’impegnativa campagna vaccinale anti-covid nel 2021. Senza nuove risorse è impossibile pensare di somministrare i vaccini all’intera popolazione del Lazio. Ancora una volta, però, come già avvenuto durante le fasi più acute dell’emergenza, invece di autorizzare l’assunzione diretta e a tempo indeterminato di personale, il governo crea nuovo precariato". Lo affermano in una nota la Cgil e la Fp Cgil di Roma e Lazio". Il sindacato si riferisce all’avviso della presidenza del Consiglio per definire un accordo quadro con agenzie interinali per individuare medici, infermieri e assistenti sanitari da destinare alla campagna di vaccinazione anti Sars-cov2.

"Il sistema sanitario pubblico – prosegue la nota – va potenziato con nuove assunzioni stabili: ci aspettiamo che il governo, invece di utilizzare lavoratori interinali, destini quelle risorse alle regioni che, avendo già svolto dei concorsi pubblici, possono velocemente immettere nel sistema sanitario regionale nuovo personale a tempo indeterminato, facendo scorrere le graduatorie in essere. Procedura che potrebbe essere avviata in tempi brevi, senza prevedere costi aggiuntivi per gli intermediari. Ne gioverebbe stabilmente l’intero sistema dei servizi pubblici alla salute, e si darebbe rispetto e dignità professionale agli operatori sanitari”, prosegue la Cgil e la categoria dei servizi pubblici".