“I segnali non sono buoni, l’impressione è che l’azienda si stia svuotando, manca di produzione". A dirlo è Claudio Ravasio, segretario della Fiom Cgil di Bergamo, parlando della situazione dell'azienda metalmeccanica Sematic di Osio Sotto, annunciando la proclamazione 16 ore di sciopero che verranno svolte nei prossimi giorni. "I 190 operai e impiegati rimasti - spiega il dirigente sindacale - restano due o anche tre settimane in cassa integrazione ogni mese, e questo ha forti ripercussioni sull’economia delle loro famiglie. Qui il Covid-19 non c’entra nulla, qui i posti di lavoro sono a rischio per la decisione di delocalizzare l’attività in Ungheria”. Dall’audizione per il “tavolo di crisi” al ministero dello Sviluppo economico, il 30 settembre scorso, non è arrivata alcuna risposta ufficiale dalla direzione del gruppo Wittur, di cui fa parte Sematic, in merito alle prospettive dello stabilimento.

"Da informazioni in nostro possesso sembrerebbe che la direzione del gruppo abbia preso tempo per valutare il da farsi” prosegue Ravasio. “I lavoratori Sematic sono fortemente preoccupati per il loro futuro, oltre che per la penalizzazione economica dovuta alla cassa integrazione per ‘emergenza Covid’ che l’azienda sta utilizzando. I lavoratori esigono risposte al più presto e criticano fortemente questo comportamento di silenzio e attesa dell’azienda. Per questo abbiamo proclamato lo sciopero. Chiediamo la salvaguardia di tutti i posti di lavoro”.