Serve un piano di assunzioni straordinarie di profili tecnici all'interno delle pubbliche amministrazioni. “Alcune figure sono letteralmente crollate negli anni: geometri, architetti, ingegneri, istruttori tecnici e figure tecnico dirigenziali, sono progressivamente scomparsi, al punto tale da registrare un calo degli addetti sul fabbisogno pari a un quarto del necessario”, spiega la Fp Cgil, sostenendo che “la via perché si raggiunga maggiore efficienza nella pubblica amministrazione, vessata da anni di tagli, nelle risorse e nel personale, passa dall'assunzione di personale tecnico e qualificato”.

La Fp Cgil, alla luce dei dati relativi al conto annuale dello Stato che certificano, rispetto ai Comuni, un decremento complessivo dell'occupazione del 18,02 per cento tra il 2009 e il 2018, passando da 396 mila a 325 mila addetti, ha analizzato l'andamento dell'occupazione relativa al personale degli uffici tecnici comunali di sette tra le maggiori città italiane. Dall’analisi condotta su Bari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma e Torino emerge che negli uffici tecnici l'occupazione registra una carenza di personale, rispetto al fabbisogno previsto, pari al 24,07 per cento: per questi Comuni mancano 1.326 addetti, su un fabbisogno complessivo di personale pari a 5.509 unità.

La situazione peggiore si riscontra a Firenze (-48,98 per cento), seguono Torino (-32,69), Napoli (-32,38), Bari (-27,72), Milano (-14,56), Genova (-10,09) e Roma (-5,51). “Il tema delle infrastrutture materiali e immateriali è il vero grande tema della competitività del Paese, ma per cambiare ci vogliono investimenti e assunzioni”, conclude la Fp Cgil: “Gli uffici tecnici risentono di un’enorme emorragia di personale. La soluzione è nelle nuove assunzioni, soprattutto in questi settori tecnici, che possono contribuire al rilancio del Paese”.