Il 4 settembre, in Calabria, i mezzi di trasporto si fermeranno per quattro ore. Continua la protesta proclamata dalla Filt Cgil e dalle altre sigle sindacali (Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Fna, Faisa Cisal) contro lo stato del trasporto pubblico regionale. I tentativi di avviare un confronto con la Regione e con le aziende del settore, nei mesi estivi, sono andati a vuoto. Ma nel frattempo, i disagi si moltiplicano, con conseguenze gravi sia sui servizi pubblici essenziali (e quindi sui cittadini) che sui lavoratori. La Filt denuncia la sottoscrizione di impegni da parte delle imprese sull’anticipo della cassa integrazione, che poi non sono stati rispettati, a fronte di nuove richieste della cig per Covid. Manca inoltre, secondo il sindacato, un accordo quadro che garantisca a tutti i lavoratori le stesse tutele, oltre che un piano di trasporto pubblico che dia ai cittadini la possibilità di usare i mezzi in sicurezza, in vista del nuovo anno scolastico e lavorativo.

La Prefettura di Catanzaro, nel tentativo di esperire un ultimo tentativo di conciliazione tra le parti, ha convocato Regione, sindacati e aziende. Non è stato trovato alcun accordo, ma la Regione ha promesso un confronto specifico in tempi brevissimi. Nel frattempo, le organizzazioni sindacali confermano le quattro ore di sciopero (dalle 9 alle 13) per il 4 settembre, che diventeranno 8 in quello successivo, se l’impegno preso verrà procrastinato.