La tv non è pirata, ma i contratti sì. Per questo continua da tre settimane lo sciopero indetto dalla Slc Cgil, contro il dumping salariale e normativo praticato dalla società editoriale che gestisce Tv Centro Marche. Il contratto, firmato al ribasso con un’organizzazione sindacale fuori dal perimetro del ccnl, prevede un trattamento meno favorevole per i dipendenti. Da oltre un anno e mezzo la Slc chiede all’azienda televisiva di aprire un confronto sui miglioramenti economici e normativi. I lavoratori di Tv Centro Marche sono penalizzati dal punto di vista dell’inquadramento e non hanno la garanzia di ferie e permessi regolamentati. Lo stesso vale per le trasferte e la diaria, oltre a non aver mai visto alcuna retribuzione per gli straordinari.

Fino ad ora, fa sapere il sindacato, l’azienda ha risposto con il silenzio, o con “atteggiamenti ostruzionistici mirati ad evitare un serio confronto”. Tra questi, il tentativo di rompere l’unità tra i lavoratori con incontri a tu per tu. Tv Centro Marche è finanziata in buona parte dallo Stato, attraverso il fondo per il pluralismo.

“I lavoratori riuniti in assemblea – si legge nella nota della Slc Cgil -  hanno deciso unanimemente che la lotta proseguirà ad oltranza finché l’azienda non aprirà un confronto costruttivo”.