Il 26 agosto, in concomitanza con lo sciopero indetto per l'intera giornata da Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil di Teramo, si terrà un'assemblea di tutti i lavoratori e le lavoratrici della Betafence di Tortoreto, la storica azienda di recinzioni metalliche e sistemi di sicurezza esportati in tutto il mondo, operativa fin dagli anni Sessanta, sotto il marchio 'Metallurgica adriatica', passata negli ultimi anni sotto l'egida della multinazionale inglese Praesidiad, a sua volta controllata dal fondo finanziario Carlyle, guidato in Europa da Marco De Benedetti, che ha deciso di chiudere i battenti dello stabilimento abruzzese e di delocalizzarne l'attività, malgrado continui a produrre saldamente utili. 

L'assemblea dei 1.500 dipendenti della Betafence si svolgerà nello spazio che nelle settimane scorse ha visto animare il presidio che per l'intero mese di agosto ha impedito che venissero portati all'esterno i macchinari e iniziasse il piano di delocalizzazione in Polonia, previsto dalla proprietà. Oltre ai segretari teramani di Fiom e Fim, Mirco D'Ignazio e Marco Boccanera, e di Cgil e Cisl, Giovanni Timoteo e Fabio Benintendi, anche i responsabili regionali di Fiom e Fim, Alfredo Fegatelli e Domerlico Bologna. Le conclusioni saranno affidate a Claudio Gonzato e Valerio D'Alò, rispettivamente funzionario della Fiom nazionale e componente della segreteria nazionale Fim.

L'appuntamento sarà l'occasione per condividere con i lavoratori le prossime scadenze di lotta, a partire dalle iniziative che saranno organizzate per il 1° settembre, in concomitanza con l'incontro convocato dal ministero dello Sviluppo economico. Inoltre, si discuterà dell'iniziale volontà aziendale, immediatamente respinta dalle sigle sindacali, di attivare la cassa integrazione per Covid-19.

"Un'ipotesi - denunciano le tute blu -, che se fosse andata andata in porto, sarebbe stata inaccettabile sotto tutti i punti di vista: non può essere pagata dalla collettività l'inesorabile riduzione delle attività, con conseguente perdita di 155 addetti, perdipiù in un'azienda che nell'anno del Coronavirus ha migliorato i suoi risultati di fatturato e bilancio".