Nei mesi dell'emergenza sanitaria gli insegnanti italiani "hanno dato una risposta straordinaria: mettersi a fare scuola in video era estremamente difficile". Così la vicesegretaria generale della Cgil, Gianna Fracassi. Il lavoro da remoto si è diffuso per forza di cose, naturalmente, ma non può sostituire quello in aula: "Abbiamo imparato che questo strumento c'è, si può utilizzare per allargare le possibilità a disposizione, ma certamente non sostituisce la didattica dal vivo". Per questo serve una forte opera di modernizzazione di tutti gli istituti. Fracassi si sofferma quindi sulle proposte della Cgil per il settore dell'istruzione, in particolare una: "Vogliamo rendere la scuola dell'infanzia obbligatoria per tutti i bambini italiani dal 1° settembre 2021".

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