Allo stabilimento Whirlpool di via Argine, a Napoli, oggi è il giorno della visita di Francesca Re David, segretaria generale della Fiom Cgil, nel capoluogo partenopeo per il primo direttivo dei metalmeccanici provinciali in presenza. Lo scopo è fare il punto sulle tante vertenze che investono il territorio. Tra le più combattute, ormai da oltre un anno, proprio quella legata al gruppo produttore di lavatrici.

“Tutti davano per scontato che questo stabilimento sarebbe stato chiuso in tre mesi”, ha detto Francesca Re David. “Eppure siamo ancora qui. Questo dimostra che senza la lotta dei lavoratori non sarebbe più in piedi. Dal tavolo di venerdì prossimo (31 luglio, ndr), che si concentrerà sugli ammortizzatori sociali e sul caso di Napoli, non ci aspettiamo nessuna sostanziale novità, sarà un tavolo interlocutorio. Continuiamo a dire che il governo deve far rispettare gli accordi. Il paradosso è che in questi mesi di covid l’azienda è rimasta aperta, sta lavorando a pieno ritmo, producendo lavatrici che si vendono. Quindi questo sito sta facendo guadagnare la Whirlpool”.

“Il meccanismo di lotta che noi abbiamo è lo sciopero. E continuare a produrre in un sito che il gruppo vuole chiudere, tenendo in piedi la mobilitazione, è sicuramente un modo di lottare”, ha detto la segretaria.