Si è tenuto oggi, in modalità mista telematica e in presenza, l'incontro tra il gruppo Electrolux Professional e Fim, Fiom e Uilm nazionali, territoriali e le rsu degli stabilimenti di Spilamberto e Vallenoncello, per discutere sia della situazione produttiva che dei programmi e protocolli sulla sicurezza già condivisi con gli accordi di aprile e giugno scorsi.
 
Il coordinamento sindacale, anche di fronte ad una evoluzione positiva della emergenza sanitaria, ha ritenuto “necessario e importante per i lavoratori sottoscrivere una proroga fino al 31 ottobre 2020 dei protocolli sulle misure previste dalle linee guida di sicurezza Electrolux Professional con le integrazioni fatte in questi mesi”, scrive la Fiom.

L’incontro ha affrontato inoltre la situazione dei mercati di riferimento del Professional a seguito delle difficoltà che i settori del turismo alberghiero e della ristorazione hanno registrato con la pandemia, da cui deriva un forte rallentamento degli ordini. “Nei mesi di marzo e aprile la produzione dei due stabilimenti è scesa e a maggio la ripresa è stata solo parziale. Di conseguenza continua il ricorso alla cassa integrazione , che registra ad oggi circa 127mila ore utilizzate, oltre che l’utilizzo delle ferie pregresse da parte di molti lavoratori”. 


“L’azienda ha illustrato gli investimenti fatti, quelli già deliberati e le scelte relative alle nuove linee di prodotto e all’organizzazione delle produzioni nei due stabilimenti italiani del gruppo – fa sapere la Fiom -. Per Vallenoncello è previsto il rientro di alcune attività per i nuovi prodotti nell’area meccanica e nell’area montaggio al fine di saturare gli impianti, oltre che per far fronte ad alcune difficoltà dei fornitori esterni. Si tratta di investimenti per 3,8 milioni di euro, che si aggiungono ai 17,8 milioni realizzati nel periodo 2017-2019. Per Spilamberto è previsto un investimento per 400mila euro necessari, tra l'altro, per liberare l’area per la nuova linea del gelato, che significherà ulteriore sviluppo e, in caso di successo del nuovo prodotto, anche crescita occupazionale”.