È stato firmato oggi l'accordo per il rientro in sicurezza dei lavoratori pubblici. Lo riferiscono i sindacati. Cisl, Cgil e Uil, insieme alle categorie del pubblico impiego, hanno siglato con il ministro della Funzione pubblica il nuovo "protocollo quadro per la prevenzione e la sicurezza dei dipendenti pubblici sui luoghi di lavoro". 

Nello specifico, le amministrazioni pubbliche si impegnano a garantire ai loro dipendenti "appropriati dispositivi di protezione individuale", come le mascherine chirurgiche, qualora non sia possibile assicurare un adeguato distanziamento e ci si ritrovi a svolgere attività in presenza o in spazi condivisi. Dove possibile si dovrebbe anche essere garantito "l'utilizzo di barriere separatorie". E per chi ha contatti col pubblico "potrà essere previsto l'impiego di visiere".

È prevista poi la rilevazione della temperatura corporea del personale interno e dell'utenza esterna, all'ingresso dei luoghi di lavoro pubblici. Il tutto "tramite idonea strumentazione che garantisca l'adeguato distanziamento interpersonale", come i termoscanner. Inoltre, sempre dal testo, "le amministrazioni, ove utilizzino strumentazione che richieda l'impiego di operatori per la rilevazione della temperatura, possono anche ricorrere, nei limiti delle risorse a legislazione vigente, a convenzioni stipulate con associazioni di volontariato". Stop agli accessi sopra i 37,5 gradi.

Arrivano modifiche sugli orari di lavoro e di apertura al pubblico, che diventano più flessibili: la modalità di interlocuzione viene programmata con l'utenza, anche attraverso soluzioni digitali e non in presenza per evitare assembramenti; misure di controllo per garantire il distanziamento interpersonale durante le attività.

“Si tratta - spiega la Cgil nazionale - di una regolamentazione necessaria che garantisce, in tutti i luoghi di lavoro, i necessari spazi negoziali sia per la gestione del personale in servizio, sia per l'organizzazione del lavoro agile”. Inoltre, aggiunge il sindacato, “l'intesa prevede l'avvio di un confronto complessivo sul lavoro agile, modalità che necessita di una regolamentazione e che per noi rappresenterà una delle priorità della nuova stagione contrattuale”.

Nelle prossime settimane l'impegno della confederazione sarà volto  a conciliare la ripresa delle attività, sia in servizio che da remoto, nel pieno rispetto delle condizioni di sicurezza.