Ci sono volute quindici ore di trattativa per arrivare all’intesa raggiunta questa mattina alle 5,30 per la Fiac compressori/Atlas Copco. Ne dà notizia la Fiom di Bologna con un comunicato in cui si spiega che si è trattato di “una notte difficilissima durante la quale più volte si è corso il rischio che l’Azienda rompesse la trattativa, facendo precipitare tutte e tutti in uno scenario totalmente imprevedibile”. In questo contesto il sindacato dei metalmeccanici  prende atto positivamente del “ruolo di grande autorevolezza esercitato dalle Istituzioni,  che ha permesso di superare anche i momenti più duri, a partire dalla Regione Emilia Romagna con l’Assessore Vincenzo Colla, e dai sindaci di Sasso Marconi Roberto Parmeggiani e il sindaco di Castel San Pietro Fausto Tinti, presente per la città metropolitana di Bologna.

Avuta notizia dell’accordo, alle 8 davanti ai cancelli della Fiac a Pontecchio Marconi si è svolta l’assemblea di tutte le lavoratrici ed i lavoratori, che sono oggi al cinquantatreesimo giorno di mobilitazione. Ad illustrare i contenuti dell’ipotesi di accordo  il  segretario generale della Fiom Cgil di Bologna, Michele Bulgarelli, il funzionario della Fim, Eugenio Martelli, insieme alla segretaria generale del Nidil, Giovanna Balzoni, della Rsu aziendale alla presenza anche del segretario generale della Fiom Emilia Romagna, Samuele Lodi.

L’ipotesi di accordo è stata sottoposta a referendum a scrutinio segreto ed è stata approvata con 138 voti favorevoli, 2 schede bianche e un contrario. Si tratta prima di tutto dell’affermazione dell’unità delle lavoratrici e dei lavoratori, perché difende la dignità dei dipendenti Fiac  che sono stati protagonisti di una lotta straordinaria e dice la verità su quanto succederà nei prossimi mesi. Per la Fiom di Bologna è’stato un punto dirimente di tutta la trattativa vedere riconosciuta e affermata contrattualmente l’unità di tutti i lavoratori presenti nel sito industriale di Pontecchio: i dipendenti di FIAC srl, idipendenti di FIAC Professional Air Compressors srl, i lavoratori in somministrazione (di cui 29 in staff leasing) e i lavoratori della logistica.Per quanto riguarda i contenuti, l’accordo prevede che fino al 30 giugno 2021 sarà garantita la stabilità lavorativa dei rapporti di lavoro. Viene inoltre attivata, e ne vengono definite le modalità,una staffetta generazionale attraverso la quale tutti i dipendenti che potranno raggiungere la pensione nei prossimi due anni avranno la possibilità di uscire da Fiac (senza penalizzazioni sulla retribuzione) e per ciascun lavoratore che uscirà sarà effettuata un’assunzione a tempo indeterminato di un lavoratore oggi in azienda con contratto di staff leasing. Viene poi riconfermato l’impianto dell’accordo del 12 giugno scorso e i tavoli tematici che si sono costituiti nelle scorse settimane (sugli aspetti finanziari, occupazionali e industriali) si trasformano in un “osservatorio”che sarà convocato nei prossimi mesi sino a dicembre 2020 per esplorare tutte le possibili soluzioni volte ad evitare il trasferimento. L’accordo raggiunto però impegna anche l’azienda a dare sicurezza e protezione alle lavoratrici ed i lavoratori qualora l’Azienda non dovesse recedere dal progetto del trasferimento, attraverso l’impegno a sottoscrivere entro marzo 2021 un accordo su un “piano sociale”che, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione (reindustrializzazione del sito, accompagnamenti dei lavoratori, outplacement, formazione e riqualificazione, ricorso agli ammortizzatori sociali), tuteli l’occupazione del sito di Pontecchio.

“Questo accordo  - commenta la Fiom - non sarebbe stato possibile senza la straordinaria mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori della Fiac, il loro coraggio e la loro determinazione, senza l’impegno dei delegati e delle delegate sindacali, senza la solidarietà di tutta la Bologna metalmeccanica (nei giorni scorsi Collettiva ha dato notizia della lettera di solidarietà della Lamborghini), del mondo del lavoro, delle forze politiche, delle istituzioni, della società civile e del mondo della cultura, dalla Cineteca di Bologna a Ken Loach a Lo Stato Sociale e Cisco, dai commercianti di Sasso Marconi ai Modena City Ramblers”.

Secondo il segretario generale della Fiom di Bologna, Michele Bulgarelli "questi cinquanta giorni di presidio, giorno e notte, trentasei giorni di sciopero ci hanno anche mostrato il protagonismo delle lavoratrici e dei lavoratori e anche una grande disponibilità al conflitto da parte dei giovani e dei precari. Una lotta esemplare per tutto il territorio, anche in vista di un autunno che si annuncia molto preoccupante. Ma verso questo autunno andiamo con la consapevolezza che tra i lavoratori c’è quella dignità, quel coraggio e quella serietà di cui tutto il Paese ha estremamente bisogno in un momento difficile come quello che stiamo vivendo”.