Cgil, Cisl e Uil Marche “ritengono che, nella difficile situazione che tutto il Paese sta attraversando per il Coronavirus, sia necessario il massimo senso di responsabilità da parte di tutti, a partire dalle amministrazioni pubbliche”. È quanto si apprende da una nota. “Per questo – proseguono – si ritiene particolarmente grave e irresponsabile la scelta del direttore dell'Inps regionale di sospendere nelle Marche tutte le attività di sportello e consulenza, nonché le visite dei centri medico-legali”.

“Se da un lato è indispensabile adottare tutte le misure e cautele a garanzia della salute e sicurezza, sia degli operatori degli enti che degli stessi utenti, ciò non può e non deve avvenire senza garantire prestazioni e servizi pubblici e quindi i diritti dei cittadini – proseguono le sigle –. Chiediamo pertanto che l’Inps regionale riapra subito gli sportelli e garantisca l’attività, al pari di tutti gli altri uffici pubblici e nel rispetto delle disposizioni emanate dal ministero della Funzione pubblica e delle direttive dell’Inps nazionale che, fatta eccezione per le ‘zone rosse’, stabiliscono chiaramente che “le strutture territoriali devono assicurare il normale svolgimento delle attività istituzionali, contemperando l’interesse della salute pubblica con quello della continuità dell’azione amministrativa”.

I sindacati quindi concludono: “Cogliamo l’occasione per sottolineare che tutte le nostre sedi sindacali sono aperte anche se, per evitare il più possibile code o assembramenti in luoghi chiusi, le attività di tutela individuale verranno garantite principalmente con modalità di lavoro su appuntamento, privilegiando le pratiche non differibili, nel rispetto delle disposizioni igienico-sanitarie in vigore”.