“Non abbiamo alcuna intenzione di fermarci: dopo il presidio di ieri a piazza Montecitorio, domani, 5 marzo, protesteremo nuovamente nello stesso luogo, dalle 9 alle 13, per ribadire che non staremo fermi, mentre sul territorio le 1.024 famiglie di chi è rimasto escluso dall’internalizzazione degli appalti di pulizia, ausiliarato e decoro  delle scuole statali restano sospese nell’incertezza e nella preoccupazione”. Lo rendono noto le segreterie Filcams Cgil Roma e Lazio, Fisascat Cisl di Roma capitale e Rieti e Uiltrasporti Roma, aggiungendo che “la situazione è paradossale: oltre mille persone nel Lazio, peraltro impegnate in un servizio fondamentale, come quello della pulizia delle scuole, sono al momento senza risposte e indicazione alcuna, mentre sul territorio risultano 550 posti vacanti”.

“Il processo di internalizzazione, di per sé un iter importante e positivo – si legge nel comunicato –, è stato portato avanti in modo miope dalle istituzioni e dalle imprese: i lavoratori non possono e non devono pagare il prezzo di scelte sbagliate: è inaccettabile che vengano semplicemente ‘scaricati’ dallo Stato. Nel corso del presidio di ieri, siamo stati ascoltati da alcuni esponenti politici, scesi a confrontarsi con noi, ma non ci fermeremo fino al momento in cui non avremo risposte tangibili e concrete per tutti i lavoratori”.