Aggressioni ai lavoratori, collasso operativo, abbandono degli uffici, grave carenza di personale, sedi fatiscenti, strumentazioni informatiche di lavoro obsolete o del tutto fuori uso, assenza di un servizio di vigilanza e sicurezza: è critica la situazione nei Centri per l’impiego di Napoli e provincia come denuncia la Fp Cgil Campania. 

“Da oltre un anno – scrivono in una nota il coordinatore regionale Fp Cgil, Luciano Nazzaro, e il segretario regionale Fp Cgil Campania, Salvatore Tinto – la nostra organizzazione segnala lo stato di totale abbandono di questi uffici, sollecitando l'amministrazione regionale ad adottare soluzioni con urgenza”.  

Ma ad aggravare la situazione è arrivata la fase operativa del reddito di cittadinanza, unita a recenti avvisi di assunzione tramite le liste del collocamento, e alle altre ordinarie attività di competenza. “Si è determinata una situazione esplosiva – continuano i sindacalisti della Fp Cgil –. Le poche unità di personale presenti nei vari Centri per l'impiego si trovano a fronteggiare quotidianamente un afflusso straordinario di cittadini, divenendo oggetto di attacchi, episodi di violenza e minacce, data l'impossibilità materiale di dare una risposta adeguata alle esigenze dell'utenza. I rischi esistenti per la sicurezza e l'incolumità dei lavoratori sono palesi ed elevatissimi”.

La Fp Cgil della Campania ribadisce dunque “la necessità e l'urgenza di normalizzare i flussi giornalieri di utenza attraverso una proroga dei termini previsti per la sottoscrizione dei patti per il lavoro connessi al reddito di cittadinanza, prevedendo un servizio di vigilanza nei Centri per l’impiego così da soddisfare un’esigenza di sicurezza del personale e dei cittadini. Allo stesso tempo – conclude il sindacato – si chiede di mettere in campo un piano straordinario di investimenti che acceleri nuove assunzioni per il rafforzamento degli organici e doti questi uffici di adeguate condizioni logistiche e strumentazioni di lavoro”.