“Siamo preoccupati e delusi, sembra di essere tornati indietro al 6 agosto: si ricomincia con Pernigotti che presenta un’altra azienda, Optima, con un altro accordo, con l’ipotesi di un altro piano industriale del quale oggi abbiamo sentito solo le parole di riduzione del personale e flessibilità”. Così Sara Palazzoli, segretaria nazionale della Flai Cgil, commenta l’incontro di oggi (2 ottobre) tra governo, sindacati e azienda che si è svolto nella sede del ministero dello Sviluppo economico.

“Ad agosto - spiega - abbiamo lasciato dei preliminari di vendita con i quali si salvaguardava completamente l’occupazione, oggi la situazione sembra addirittura peggiorata con l’aggravante che sono passati altri mesi preziosi per capire il futuro della Pernigotti e dei suoi lavoratori. Aspettiamo nella prossima riunione al Mise un vero piano industriale che non sia fatto sulla pelle dei lavoratori”.

LA STORIA

Un nuovo colpo di scena nella lunga vertenza della Pernigotti, la storica azienda dolciaria (fondata nel lontano 1860) di Novi Ligure (Alessandria). La proprietà turca dei fratelli Toksöz, dopo aver improvvisamente annullato nei giorni scorsi gli accordi preliminari firmati con Giordano Emendatori e con la cooperativa torinese Spes per la cessione delle produzioni, altrettanto improvvisamente ha annunciato nella serata di martedì 1° ottobre la vendita della divisione “ice & pastry” (gelateria e pasticceria) al gruppo Optima, leader mondiale nella produzione di ingredienti per il gelato. La vendita è stata illustrata in dettaglio a governo e sindacati nel vertice di oggi.

“Nel gruppo Optima abbiamo trovato sia il soggetto ideale cui cedere la divisione, sicuri di affidarla ai migliori professionisti del settore per farla crescere e prosperare, sia un possibile partner di lungo periodo con cui collaborare nei prossimi anni a progetti sinergici”, ha annunciato il direttore finanziario di Pernigotti Pierluigi Colombi. Il gruppo Mec3-Optima (fondato nel 1984 da Giordano Emendatori, passato poi nel 2014 al fondo statunitense Riverside e nel 2016 agli inglesi Charterhouse Capital Partners) potrà commercializzare il marchio “Pernigotti maestri gelatieri italiani”, affiancandolo a quelli di Modecor (produzione di decorazioni per pasticceria, acquistato nel 2017) e Giuso Guido (produzione di composti per gelateria e pasticceria artigianali, acquistato nel 2018). La società turca, invece, resterà titolare del marchio “Pernigotti 1860” e manterrà anche la proprietà dell'impianto di Novi Ligure, concentrando la produzione (già ripartita il 23 luglio scorso) su preparati per gelato, cioccolato, praline e torrone.

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