“La lotta per un pianeta vivibile e quella per i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori sono intimamente connesse, così come lo è la lotta contro le diseguaglianze sociali, perché il fardello dei costi ambientali si scarica spesso sugli ultimi”. Chi scioperando, chi accompagnando le proprie classi in piazza, stamattina anche tanti insegnanti delle scuole bergamasche hanno sostenuto i propri studenti nella sfida per il clima, lanciata dai più giovani ai governi di tutto mondo con il Global Climate Strike.

La Flc, anche nella nostra provincia, ha proclamato per oggi uno sciopero di tutto il personale del comparto istruzione e ricerca, dell'area dirigenziale, dei docenti universitari e di tutto il personale della formazione professionale e delle scuole non statali. Due gli obiettivi: sostenere le iniziative territoriali dei giovani e permettere la partecipazione anche del personale della scuola alle manifestazioni.

“Già lo scorso marzo, la Flc aveva sostenuto le prime mobilitazioni degli studenti legate al Fridays for future”, ha detto Elena Bernardini, segretario generale della categoria, che con la sua segreteria al completo oggi era in piazza. “Siamo profondamente convinti che il mondo della conoscenza possa dare un apporto insostituibile per affrontare la crisi climatica ed ecologica: la ricerca, la formazione delle giovani generazioni sui temi ambientali, l’apprendimento di stili di vita rispettosi dei limiti imposti dalla natura, sono tutte direttrici da seguire, da un lato, per evitare il collasso del nostro ecosistema, e dall’altro, per spingere i governi a fare grandi investimenti finalizzati alla transizione ecologica, rispettosa dei principi di giustizia sociale, ambientale e climatica. Abbiamo fatto nostro l’interrogativo più volte espresso da Greta Thunberg e dalle nuove generazioni, sul senso del sapere dinanzi alla sfida epocale della sostenibilità ambientale”.

“Oggi è stata una giornata importante anche nella nostra città, per l’altissima adesione alla grande e colorata manifestazione degli studenti per la salvaguardia dell’ambiente – ha affermato Gianni Peracchi, segretario generale Cgil Bergamo. “Abbiamo aderito a queste iniziative con entusiasmo e convinzione, sapendo che si può trovare un equilibrio tra sviluppo economico, infrastrutturale e sociale e sostenibilità ambientale. Negli accordi e nei protocolli d’intesa siglati con le istituzioni e con le parti datoriali quello della sostenibilità ambientale è un tema posto sempre con determinazione. Va detto che la sensibilità su questi temi da parte di tutti gli attori del nostro territorio è molto cresciuta. Così come è maturata la consapevolezza che la lotta al cambiamento climatico, la riduzione delle emissioni,  la messa in sicurezza del territorio per arginare il rischio - ogni anno più frequente, di dissesto idrogeologico  - sono interesse di tutti. Ed è un interesse economico, oltre che etico. I giovani rivendicano a gran voce il diritto di avere un futuro. I giovani di Toolbox insistono, giustamente e da tempo, per dare più spazio a questa discussione e la Cgil ha deciso di farla diventare prioritaria nella propria agenda. Anche in casa nostra, inizieremo con atti piccoli ma concreti, come quello di ridurre radicalmente l’utilizzo della plastica”.

Inoltre, il sindacato ha ritenuto di dover raccogliere l’invito di rivolto da Fridays for future poiché, ha concluso Bernardini, “la lotta per un pianeta vivibile e quella per i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori sono intimamente connesse, così come lo è la lotta contro le diseguaglianze sociali, perché il fardello dei costi ambientali si scarica spesso sugli ultimi”.