"Se il nuovo esecutivo, da poco insediatosi alla guida del Paese, non vuole limitarsi alle mere promesse in tema di sicurezza, come accaduto durante la gestione Salvini, metta subito mano ad alcuni impegni prioritari per i poliziotti: contratto, riordino, assunzioni e previdenza complementare". Lo afferma Daniele Tissone, segretario generale del sindacato di polizia Silp Cgil.

"Va in primis rinnovato il contratto di lavoro del personale del comparto sicurezza e difesa, scaduto ormai da quasi nove mesi e vanno immesse nuove risorse per i correttivi del riordino delle carriere e delle funzioni di polizia, la cui delega scadrà il 30 settembre. Inoltre, va avviato un ulteriore piano straordinario di assunzioni, considerato il preoccupante picco negativo del turn-over, che non consente un utile passaggio di testimone nei tempi dovuti. Poi, serve l’avvio della previdenza complementare, in particolare per i giovani poliziotti, che rischiano di ricevere un domani pensioni al limite della sopravvivenza", prosegue il dirigente sindacale.

"Queste, le priorità del nuovo governo, peraltro tutte ereditate dal ministro uscente. Qualora non venissero tradotte in realtà, il rischio che si corre sarà quello di ripetere la recente politica degli annunci, cui non sono seguiti, ad oggi, risultati concreti", conclude il leader Silp Cgil.