“Abbiamo firmato un’intesa importante, che da una parte prova a accompagnare questi mesi di fine legislatura in Toscana, e dall’altra guarda al futuro della nostra regione”. Lo afferma la segretaria generale della Cgil Toscana Dalida Angelini ai microfoni di RadioArticolo1 parlando del recente accordo per lo sviluppo tra Regione e parti sociali. “Tutto nasce – spiega Angelini – dal congresso della Cgil Toscana, durante il quale abbiamo lanciato alla Regione l’idea di fare un patto di fine legislatura, visto che andremo al voto da qui a quasi un anno, forse meno. Prendendo spunto dal piano per il lavoro della Cgil, abbiamo fatto un ragionamento che punti sulla buona occupazione a cominciare dal tema degli investimenti”.

Sono cinque gli ambiti di intervento individuati come prioritari e strategici e tra questi ci sono i giovani e l'attenzione alla sostenibilità ambientale. “Il primo fra tutti – precisa l’esponente della Cgil – è il tema degli investimenti pubblici. Poi accanto a questo c’è la difesa del suolo e la riduzione delle disuguaglianze infrastrutturali tra le aree interne: bisogna che il governo e la Regione investano in questa direzione, altrimenti qui, con il sistema viario che abbiamo, non verranno mai le imprese”.

Alla base di tutto c’è una forte preoccupazione per le conseguenze della crisi: “Il reddito disponibile delle famiglie in Toscana – sottolinea Angelini – si è ridotto rispetto al 2008 di 350 euro al mese; abbiamo 62 mila famiglie e 143 mila individui sotto la soglia di povertà, per la maggior parte giovani, anche lavoratori. La manifattura sta soffrendo, c'è una maggiore difficoltà all'investimento delle piccole e medie imprese. Non possiamo pensare di andare avanti solo con le esportazioni e il turismo”. E soprattutto, aggiunge, “abbiamo bisogno di un lavoro di qualità: penso alla legge sugli appalti e il reinserimento non solo della clausola sociale, ma anche ai diritti che i lavoratori avevano come l'articolo 18 attraverso una contrattazione d'anticipo”.