Nella giornata di domani, mercoledì 24 luglio, in concomitanza con lo sciopero generale nazionale di tutto il settore dei trasporti proclamato dai sindacati unitari di categoria, Filt Cgil e Fit Cisl di Parma hanno deciso di convocare un presidio per dare voce e forza ai lavoratori e alle lavoratrici della Cooperativa “Primo Taddei”, un’importante e storica realtà della logistica a Parma, con centinaia di soci, i quali ultimamente stanno vivendo momenti di preoccupazione e sofferenza. Il presidio si svolgerà dalle ore 9.30 presso la sede di NUMBER1 in via Forlanini 2/A.

"La preoccupazione - spiega una nota della Cgil di Parma - deriva dalla costante incertezza sul futuro occupazionale dei soci, ai quali è stato molto spesso chiesto di contribuire direttamente con aumenti della quota sociale alla stabilità finanziaria della Cooperativa senza che questi sforzi venissero premiati con maggiori garanzie di occupazione ed un corretto riconoscimento delle professionalità, ciò anche per effetto di frequenti cambi di appalto e repentini avvicendamenti tra diverse compagini societarie".

La sofferenza, che è ormai divenuta insopportabile, sta invece nel fatto che oltre alla decurtazione di alcune importanti voci della retribuzione stabilite dal Contratto Nazionale (vedi quattordicesima) per effetto di un interminabile stato di crisi, pochi giorni fa la Cooperativa Primo Taddei - che ha appalti con grandi gruppi come Barilla, Conad e Number1 –  ha comunicato ai sindacati che non adeguerà le buste paga dei propri lavoratori nonostante l’accordo siglato tra le Centrali Cooperative e CGIL, CISL e UIL il 30 maggio scorso, con cui si riallinea la cooperazione al resto del mondo della Logistica e dei Trasporti.

"Si tratta di un ennesimo, inaccettabile sfregio ad un gruppo di lavoratori che meritano di avere un trattamento equo rispetto alla contrattazione collettiva di settore e ai diritti conquistati dalle loro organizzazioni sindacali - insiste la Cgil di Parma - Se è vero che lo sciopero nazionale coinvolgerà i lavoratori e le lavoratrici in settori strategici e vitali come il trasporto pubblico locale, il trasporto aereo, marittimo e ferroviario, i portuali ecc., ognuno con le proprie sacrosante ragioni e motivazioni, i sindacati di categoria territoriali di Cgil e Cisl ritengono che a Parma l’emergenza su cui puntare i riflettori siano le condizioni dei facchini e di tutti i lavoratori della logistica: è inaccettabile che esistano ancora Cooperative che si ritengono al di sopra (o al di sotto) della contrattazione collettiva e costringano i propri soci a condizioni sensibilmente peggiori rispetto a quelle vigenti. Questo aprirebbe la strada ad un competiz ione al ribasso sulla pelle dei lavoratori neppure da immaginare: il Contratto Nazionale va applicato, i salari vanno aggiornati. Nessuno si può chiamare fuori".