"L’adesione massiccia delle lavoratrici e dei lavoratori di Gesenu Spa allo sciopero odierno impone un cambiamento all’azienda per il superamento delle criticità attuali”: a scriverlo, dopo aver registrato un’astensione dal lavoro "quasi totale" tra le lavoratrici e i lavoratori dell’azienda di igiene ambientale, sono i coordinatori della Rsu di Gesenu Spa, Daniele Ercolani, Pasquale Qualatrucci  e Walter Bonomi, insieme ai sindacati regionali Fp Cgil (Fabrizio Cecchini ), Fit Cisl (Gianluca Giorgi) e Uiltrasporti (Stefano Cecchetti) che avevano proclamato lo sciopero di 24 ore. 

A motivare la protesta - spiegano Rsu e sindacati - è in primo luogo la mancanza di corrette relazioni industriali, con scelte organizzative unilaterali, penalizzanti per i dipendenti e per il servizio. Oltre a questo sindacati e Rsu denunciano "inadempienze contrattuali”, " ricorso sistematico allo straordinario per l’espletamento dei servizi di raccolta e smaltimento rifiuti a causa del mancato confronto sulla dotazione organica aziendale” e ancora, "problemi nell'inquadramento del personale e incertezze circa il rispetto del D.lgs. 81/08 (sicurezza sul lavoro)”. Inoltre, i sindacati non hanno mandato giù l'atto unilaterale con il quale l’azienda ha sottratto dalle buste paga l’indennità del lavaggio indumenti, a partire dal 1 giugno 2019. “Non è accettabile - concludono Rsu e sindacati - che vengano toccate le buste paga con atti unilaterali, fondati su opinabili fondamenti giuridici, oltretutto con la procedura di raffreddamento e conciliazione aperta che vietava tali iniziative”.