“Dall’Onu è venuto un importante apprezzamento per il nostro operato a sostegno dei lavoratori vittime di sfruttamento. Nella relazione presentata presso il consiglio dei diritti umani dell’Onu a Ginevra, il Rapporteur speciale fa il punto sullo stato dell’arte al livello globale sulla tratta di esseri umani e le esperienze significative messe in campo per affiancare e affrancare le vittime, oltre che sulle maggiori sfide a lungo termine. La relazione mette in luce alcune esperienze promettenti, innovative e capaci d'imprimere una svolta nel contrasto alla tratta, nelle sue varie sfaccettature”. Ne dà notizia Giovanni Mininni, segretario generale Flai.

Nel mettere a sintesi le esperienze proficue riscontrate in ogni parte del mondo, il Rapporteur speciale guarda con particolare favore al lavoro svolto dalla Flai: “Nei casi di sfruttamento lavorativo - si legge nella relazione -, la federazione agevola l’accesso alla giustizia per le vittime della tratta, attira l’attenzione della magistratura, nonché delle forze dell’ordine e affianca le vittime, per esempio con il pagamento delle spese di viaggio di ritorno nel paese d'origine e altre misure concrete di aiuto. Altra azione innovativa della federazione, la sensibilizzazione dei parlamentari con iniziative su strada, in merito alla necessità di un cambio di passo nelle politiche pubbliche”.

Inoltre, “il Rapporteur speciale auspica che esperienze come la nostra, insieme ad altre attuate in tutti i continenti da realtà essenzialmente non sindacali, possano essere replicate su vasta scala, con maggior protagonismo dai sindacati. Per la Flai e per la Cgil tutta, è un riconoscimento straordinario, che condividiamo con le compagne e i compagni di tutte le nostre strutture territoriali, per la capacità di stare in trincea con passione, caparbietà e generosità. L’apprezzamento del nostro operato da parte dell’Onu – conclude Mininni – è per noi uno stimolo a perseverare nella battaglia contro la mercificazione delle lavoratrici e dei lavoratori, che è l’essenza stessa della tratta ai fini di sfruttamento lavorativo”.