“Come preannunciato non ci siamo fermati: domani, 1° giugno, saremo di nuovo in piazza per ricordare al Governo quali sono le richieste nostre e dei pensionati che rappresentiamo”: così Augusta Passera, segretaria generale dello Spi Cgil di Bergamo, annuncia la partecipazione dei pensionati della Cgil provinciale alla manifestazione in programma domani a Roma.

Oltre ai tanti sindacalisti, da Bergamo circa 110 pensionati della Cgil raggiungeranno la capitale a bordo di due bus messi a disposizione dal sindacato di via Garibaldi. A questi vanno aggiunte le persone che partiranno con mezzi propri e quelle che viaggeranno con le altre due sigle sindacali, visto che la mobilitazione è unitaria, organizzata con Fnp-Cisl e Uilp-Uil.

La manifestazione, organizzata per protestare contro quella che i tre sindacati hanno definito “totale mancanza di attenzione nei loro confronti da parte del Governo”, arriva dopo tre grandi assemblee a Padova, Roma e Napoli ad inizio maggio.

“L’iniziativa di protesta è unitaria, saremo in tanti a invadere piazza San Giovanni, la riempiremo di vitalità e di passione a nome di tutti, anche e soprattutto di quelli che vorrebbero essere con noi ma non potranno – aggiunge Passera –. Da febbraio non abbiamo mai smesso di sollecitare il Governo, che era però occupato in una costante campagna elettorale e che pensa di aver risolto tutti i problemi delle persone anziane e delle persone fragili con il reddito e la pensione di cittadinanza, per garantire i quali, però, toglie il diritto alla rivalutazione delle pensioni a chi del suo lavoro ha vissuto.  Per questo motivo saremo in piazza, ma anche per una legge sulla non autosufficienza: il numero delle persone non autosufficienti cresce ogni anno trascinando in difficoltà milioni di famiglie. Occorrono livelli essenziali di assistenza uniformi sul territorio, sta diventando un’emergenza nazionale".

"Scenderemo in protesta per il diritto a curarsi: perché la nostra società sta invecchiando e il servizio sanitario nazionale deve essere adeguatamente finanziato. Il diritto a curarsi deve essere di tutti, bisogna investire nelle cure intermedie e nella domiciliarità che consenta ai cittadini di curarsi il più possibile in casa propria. Manifesteremo anche per la riduzione delle tasse: paghiamo più di tutti i pensionati d’Europa. La pensione non è una rendita. La lotta all’evasione è lo strumento per poter investire sulla riduzione della pressione fiscale su lavoratori e pensionati. Per questo e per tanto altro, non ci faremo fermare nonostante l’aria che tira. Ci vediamo in piazza”, conclude il comunicato.