Un altro cantiere a rischio in città, il collettore fognario 'Sistema Cala' di Palermo. A lanciare l'allarme sul rallentamento dell'opera e sul mancato pagamento degli stipendi da due mesi ai quindici operai è la Fillea locale. L'opera, dal costo complessivo di 16 milioni, finanziata dal Comune, stazione appaltante, è partita nel gennaio 2015, con i lavori affidati alla Tecnis, la stessa impresa protagonista della controversa vicenda dell'anello ferroviario, finita poi in amministrazione giudiziaria e messa in vendita, con cantieri a rischio paralisi in mezza Sicilia. 

A seguito del commissariamento, i lavori per il potenziamento del sistema fognario Cala  sono andati avanti con una società consortile, la Cala Scarl, fra la Tecnis, che  detiene l'86% delle quote e la Sikelia, altro gruppo catanese, con la restante quota del 14%. Lo stato dell'opera del collettore fognario, con la grande vasca dove convergono le acque reflue, è attualmente  al 75%. Le lavorazioni sono rallentate a causa della crisi di Tecnis, con il conseguente ritardo delle operazioni di rendicontazione economica dei lavori che l'impresa esegue sia per l'anello ferroviario che alla cala e il mancato incasso degli stati d'avanzamento.

“La Cala Scarl attende da più di due mesi dal Comune l'erogazione del 17° stato di avanzamento lavori (Sal), che ammonta a circa 500-600.000 euro. L'incasso di questa cifra consentirebbe il pagamento delle mensilità arretrate dei lavoratori e delle partite previdenziali previste – dichiara il segretario generale della Fillea palermitana, Piero Ceraulo –. Inoltre, per definire gli stati di avanzamento, si attende che gli uffici della Tecnis procedano con la rendicontazione. Il rischio è che, considerate le vicissitudini dell'anello ferroviario, in casa Tecnis si blocchi tutto”.

La Fillea chiede al Comune di velocizzare i pagamenti. Con una nota inviata all'assessore ai Lavori pubblici, Maria Prestigiacomo, il sindacato ha chiesto l’intervento sostitutivo in qualità di stazione appaltante e il pagamento diretto alle maestranze. “Il Comune si assuma la responsabilità del pagamento – aggiunge il dirigente sindacale –. Se per il cantiere di Rfi dell'anello ferroviario il sindaco Orlando ha chiesto al Mise i poteri di commissario straordinario per rimettere in moto il cantiere, perché per il collettore fognario il Comune non procede con i pagamenti e gli stati di avanzamento per portare a conclusione un'altra opera strategica per la città?”.