"Lo sfruttamento e il caporalato sono fenomeni diffusi in tutto il territorio trapanese dove centinaia di uomini e di donne, per lo più immigrati, sono costretti a sottostare a condizioni lavorative disumane, senza diritti, senza regole, a ritmi estenuanti e con stipendi minimi". A dirlo è la segretaria generale della Flai Cgil di Trapani Giacometta Giacalone, a seguito del blitz anti caporalato eseguito dalla Guardia di finanza nei confronti di un'organizzazione criminale che, secondo l'ipotesi investigativa, sfruttava braccianti agricoli di nazionalità romena a tre euro l'ora. "Esprimiamo - dice Giacalone - apprezzamento per l'attività delle forze dell'ordine impegnate nello scardinare il sistema di illegalità e di sfruttamento nel mondo del lavoro agricolo. L'applicazione della legge 199 è necessaria non solo per quanto riguarda l'aspetto repressivo, ma soprattutto per la regolarizzazione dei lavoratori attraverso un lavoro sinergico tra tutte le istituzioni e la cabina di regia territoriale, ovvero l'Inps, affinché anche a Trapani sia istituita la rete di lavoro agricolo di qualità per trovare soluzioni alle questioni del collocamento in agricoltura, del trasporto dei lavoratori e degli alloggi".