Per la prima volta, dopo tanti anni, il Primo Maggio nella Bat è unitario. Cgil, Cisl e Uil celebrano insieme la festa dei lavoratori a coronamento di un percorso intrapreso nell’ultimo periodo bollato anche dalla sigla di protocolli con le pubbliche amministrazioni e gli enti con i quali si è intrapresa una sfida di legalità per i diritti.

La manifestazione provinciale farà tappa a Trani con un corteo che partirà da piazza Cesare Battisti alle ore 9.30 e che attraverserà le vie della città scandendo lo slogan della giornata “Lavoro. Diritti. Stato sociale. La nostra Europa”. Il serpentone ci concluderà in piazza Quercia dove, alle 11.30 circa, si terrà il comizio finale con gli interventi dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Bat, Giuseppe Deleonardis, Giuseppe Boccuzzi e Vincenzo Posa.

“La nostra manifestazione – spiegano – vuole porre con forza al centro del dibattito il lavoro e i diritti, entrambi messi fortemente in discussione sul territorio da una serie di violazioni, visto che nelle ispezioni effettuate nella Bat nel 2017 è stata registrata la presenza di oltre il 62 per cento di inadempienze contrattuali con punte che sfiorano il 70 per cento nell’edilizia. Oltre alla crescita dei disoccupati che al 31 dicembre del 2018 si attesta attorno alle 60 mila unità e con oltre 16 mila inoccupati. Numeri che fotografano una condizione di precarietà e di evasione che richiedono una forte azione di contrasto. Sono temi – concludono Deleonardis, Boccuzzi e Posa - che stiamo portando ai tavoli istituzionali delle pubbliche amministrazioni con le quali abbiamo firmato accordi su appalti e legalità ma anche cabine di regia per lo sviluppo del territorio”.

Il Primo Maggio nella Bat è anche musica, sempre a Trani in serata si terrà un concertone in piazza Quercia. Dalle ore 19, sul palco della festa del lavoro si esibiranno giovani band come i “Rob & The Zed Daimon”, i “Bambini di Vasco” e la “Sossio Band”.

Nel pomeriggio, intanto, alle ore 17 i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil. si ritroveranno a Bisceglie, in piazza Vittorio Emanuele, dove insieme al sindaco Angelantonio Angarano, deporranno come da tradizione una corona d’alloro davanti al monumento dedicato a Giuseppe Di Vittorio, il padre del sindacato, un ritorno alle origini nell’anno in cui la triade ha deciso di riflettere sull’Europa “come cardine del futuro”, chiedendo alla stessa di non essere “l’Europa delle banche, della finanza e dei conti, ma che sia fatta di lavoro, diritti e stato sociale. Una Europa che offra prospettiva vivibile ai giovani”.