Dopo la proclamazione dello stato di agitazione all’inizio del mese, continua a mancare la disponibilità dell’aministrazione ad aprire un confronto sulle innumerevoli criticità organizzative del settore. Per questo, Fp Cgil Roma e Lazio e Cisl Fp Roma Capitale-Rieti hanno proclamato lo sciopero degli assistenti sociali di tutte le strutture di Roma Capitale e del dipartimento politiche sociali per il 21 marzo.

“Dai carichi di lavoro che aumentano alla sicurezza che manca: carenze di personale e responsabilità eccessive, compiti amministrativi che non spetterebbero agli operatori sociali, portano a una continua sovraesposizione di lavoratrici e lavoratori. Dai compiti sull’assistenza alloggiativa, che dovrebbero spettare al dipartimento politiche abitative, alla gestione dell’assistenza post sgomberi", affermano le organizzazioni sindacali della funzione pubblica di Cgil e Cisl.  

"Non è possibile costruire una progettazione sociale, se non viene prima risolto il problema alloggiativo emergenziale per le persone messe in strada. Nelle strutture manca la vigilanza, proprio dove dovrebbe essere più garantita: dove si opera con la parte più fragile della società, la tensione è all’ordine del giorno e di frequente capitano aggressioni a lavoratrici e lavoratori", aggiungono le sigle di categoria.

“È troppo. Il 21 marzo lavoratrici e lavoratori dei servizi sociali di Roma Capitale si fermeranno. Le condizioni di lavoro non sono più sostenibili: l’amministrazione ammetta con chiarezza che non ha un progetto per l’assistenza e l’inclusione, o scelga finalmente il confronto su tutte le criticità che denunciamo da tempo. Incluso un piano di tutele per adulti e minori, alla stregua di altri comuni, anch’esso da definire attraverso il confronto con noi", chiudono i sindacati.