Cgil, Cisl e Uil Torino hanno sottoscritto unitariamente un accordo con l’Unione industriali in merito al contrasto alle molestie e alla violenza nei luoghi di lavoro. Accordo che si aggiunge a quello firmato con l'Api nel settembre dello scorso anno, con l'obiettivo di individuare - a livello territoriale - alcune linee di intervento e 'buone prassi' da agire concretamente nei luoghi di lavoro. Com'è noto, nell'aprile 2007 le parti sociali europee avevano sottoscritto il primo accordo quadro su questa materia, recepito dieci anni dopo in Italia da un analogo accordo nazionale unitario con Confindustria.

Tre sono gli ambiti di intervento principale a livello territoriale: la promozione congiunta di attività di sensibilizzazione e prevenzione del fenomeno nei luoghi di lavoro; la verifica e la diffusione delle buone pratiche già attuate da alcune aziende; la pubblicizzazione dei punti dell’area metropolitana di Torino, a cui i lavoratori possono rivolgersi per il supporto legale e/o psicologico. L’intesa ribadisce che “ogni atto o comportamento che si configuri come molestie o violenza nei luoghi di lavoro è inaccettabile; riconosce il principio che la dignità dei lavoratori non può essere violata da atti o comportamenti che configurano molestie o violenza e che detti comportamenti molesti o la violenza subiti nel luogo di lavoro vanno denunciati”. Viene poi sottolineato che “lavoratori e imprese hanno il dovere di collaborare al mantenimento di un ambiente di lavoro in cui sia rispettata la dignità di ognuno e siano favorite le relazioni interpersonali, basate su princìpi di eguaglianza e di reciproca correttezza”.

Secondo Elena Petrosino, firmataria per la Cgil Torino, si tratta di “un accordo importante, in merito al contrasto alle molestie e alla violenza nei luoghi di lavoro. L’obiettivo congiunto è creare consapevolezza sul fenomeno nei luoghi di lavoro, e quindi anche nella società civile, affinché si rompa la cortina di solitudine e silenzio. Nei prossimi mesi, lavoreremo tutti insieme per far sì che i percorsi e gli strumenti d’azione indicati nell’accordo quadro trovino una realizzazione concreta”. L'intesa prevede la promozione di iniziative di formazione e informazione nei luoghi di lavoro per prevenire l'uso della violenza e le sue conseguenze sulle persone, oltre a far conoscere a imprese e lavoratori le iniziative di supporto psicologico e legale per le vittime di violenza, molestie o mobbing, adottate dai centri antiviolenza e dalle associazioni aderenti al nodo antidiscriminazione della Città metropolitana di Torino, di cui fa parte la Cdl, con due sportelli sindacali.