Oggi, venerdì 21 dicembre, è previsto uno sciopero dei lavoratori della Comdata di Ivrea. Lo stop parte dalle ore 15.30 e continua fino a fine turno. La decisione da parte della Slc Cgil è arrivata dopo l'annuncio dell'azienda di voler utilizzare la procedura di solidarietà per 200 lavoratori. È previsto anche un presidio davanti al municipio di Ivrea, mentre alle 16 il sindaco riceverà una delegazione delle Rsu.

Il 18 dicembre scorso l'azienda, con sede a Ivrea e circa 1.000 dipendenti, ha dato l’annuncio di voler utilizzare gli ammortizzatori sociali. Già a febbraio erano stati lasciati a casa circa 300 dipendenti in somministrazione. Segno che le cose non stanno andando per il verso giusto. Ad agosto, poi, erano rientrati a lavoro solo 363 dipendenti, mentre era in atto il Fondo di integrazione salariale (il “Fis”) e dopo 19 settimane di cassa a rotazione.

L’incontro di inizio settimana non ha fatto altro che confermare questa tendenza. “È andata secondo previsione – ha detto Lara Calvani, della Slc Cgil –. Ci hanno ufficializzato tra i 180 e i 200 esuberi e un contestuale ricorso alla solidarietà per una percentuale massima del 60%, con variazioni a seconda dell'andamento delle commesse. Ma uno degli aspetti del problema è che le persone che saranno interessate dalla solidarietà sono in buona parte le stesse che già hanno vissuto l'esperienza della Fis. E non c'è un obbligo di rotazione”.

Arriva quindi lo sciopero, il presidio e l’incontro con il sindaco, mentre anche la Regione si è detta disponibile a incontrare i sindacati dopo le feste. L’obiettivo della Slc, però, è fare della Comdata di Ivrea una questione nazionale, visto che l’azienda ha altre sedi in tutta Italia: “Una situazione di questo genere non si può affrontare solo con solidarietà ed esuberi, ma bisogna anche pensare a investimenti e sviluppo per il futuro”.