Un altro anno di cassa integrazione. Sono salvi (per ora) i 67 posti di lavoro dell'ex Cementir di Taranto, oggi stabilimento Cemitaly-Italcementi. Al ministero del Lavoro è stato firmato oggi (lunedì 17 dicembre) l'accordo tra azienda e sindacati degli edili che proroga per un altro anno, a partire dal 21 dicembre prossimo, la cassa integrazione al personale. L'accordo, è bene ricordarlo, arriva dopo la pre-intesa siglata con la Regione Puglia. La proroga è stata concessa in base alle norme per le aree di crisi industriale complessa nelle quali è compresa anche Taranto per le vicende dell'Ilva e del suo indotto.

"Abbiamo potuto ottenere la proroga in base a questo dispositivo perché per l'ex Cementir siamo ancora nel 2018, quindi beneficiamo di questa annualità", spiega il segretario generale della Fillea Cgil tarantina Francesco Bardinella: "Rischia di non essere così, invece, per tutti gli altri lavoratori edili, a partire dall'indotto Ilva, oggi Arcelor Mittal Italia, che invece terminano la cassa integrazione, sempre per area di crisi industriale complessa, nel 2019". Le prime scadenze ci saranno già nel gennaio prossimo e allo stato non è chiaro cosa il governo intenda fare, ossia se prorogare o meno questo strumento. "Diciamo che l'ex Cementir - aggiunge Bardinella - è entrata in extremis, altrimenti la situazione sarebbe stata davvero critica".

In base all'accordo, Italcementi dovrà presentare entro il primo trimestre 2019 il piano industriale del gruppo. E con il piano, dunque, si capirà quali sono le prospettive per il sito di Taranto. Accanto alla proroga della cassa, inoltre, è previsto anche un intervento di formazione e di riqualificazione professionale dei lavoratori, con risorse messe a disposizione dalla Regione Puglia. "Ovviamente per noi non è sufficiente aver ottenuto la proroga della cassa", conclude il segretario generale Fillea: "Per l'ex Cementir di Taranto bisogna parlare di ripresa del lavoro, della produzione e degli investimenti, a partire dallo sblocco dell'uso della loppa siderurgica, che l'azienda utilizza per produrre la tipologia di cemento in cui il sito tarantino è specializzato".

(aggiornamento ore 15.05)