Puntata n.26“La storia non si cambia, la storia è questa – ha detto Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, intervenuto il 25 aprile alla manifestazione di Roma –: in Italia c'è stata una lotta per sconfiggere il fascismo e il nazismo"

Ora e sempre Resistenza 

“La storia non si cambia, la storia è questa – ha detto Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, intervenuto il 25 aprile alla manifestazione di Roma –: in Italia c'è stata una lotta per sconfiggere il fascismo e il nazismo. Grazie a quella lotta di resistenza e al sacrificio di quelle persone oggi siamo un Paese libero. La storia non si cambia. I nostri valori sono questi. Il valore dell'antifascismo è la condizione per aver avuto la democrazia. Oggi abbiamo bisogno di applicare quella Costituzione nata dalla Resistenza e applicare quei principi e quei valori per non tornare al fascismo".

Lavorare uccide

Oggi, 28 aprile, è la giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, una ricorrenza che resta inutile se non ci si impegna davvero per cambiare le cose e scongiurare tragedie quotidiane. Il sassolino del direttore di Collettiva, Stefano Milani

Una ricorrenza inutile, vuota, decisamente ipocrita. Come l’8 marzo e il Primo maggio nella misura in cui resta una giornata celebrata passivamente. Se si condanna senza agire. Se ci si indigna senza cambiare. Oggi il calendario recita: Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro. Ieri sono morti tre lavoratori. Domani ne moriranno altri tre. E dopodomani, statisticamente altrettanti. Un multiplo inesorabile. Una marcia funebre in loop da troppo tempo. E noi inermi. Assuefatti all’ineluttabilità. Intrappolati nell’egoismo. Un settantenne sopra un’impalcatura dovrebbe scandalizzare, come uno studente che usa la pressa invece del compasso, ma la normalità ci rende ciechi. E complici di un sistema infame che non tutela chi lavora. Che strizza l’occhio al profitto e schiavizza la vita al soldo del dio mercato. Ma il “prezzo” di una persona può essere davvero la sua stessa vita?

Poveri in canna

In Umbria la Cgil lancia un allarme rosso redditi e parla di situazione gravissima. Il reddito procapite, al netto dell’inflazione, è sceso dello 0,2% rispetto al 2020. Insomma, i prezzi salgono mentre i salari scendono. I dati pubblicati dal Sole 24 Ore, che ha stilato una classifica delle prime 100 città italiane per numero di contribuenti, ci dicono che Perugia, Terni e Foligno sono le uniche città italiane a far segnare un calo dei redditi dichiarati, rispettivamente -0,6%, -0,7% e -1,6%. Un vero e proprio tracollo, un dato che purtroppo dimostra come il nodo salari e pensioni sia la vera emergenza.

Tutti in piazza con Cgil Cisl Uil

Redditi, pensioni, fisco sono al centro del maggio di mobilitazione che i sindacati confederali hanno deciso unitariamente e stanno preparando con una serie di assemblee a tappeto in tutti i luoghi di lavoro. La protesta farà tappa a Bologna il 6 maggio, a Milano il 13 e a Napoli il 20. Il Paese reale chiama il governo alle proprie responsabilità. Ci vediamo ai cortei!

La mafia è una montagna di merda

Domani, 29 aprile Cgil, Flai, Alpaa e Libera danno appuntamento a Scafati, provincia di Salerno, alle ore 10, in Piazzale Aldo Moro, per una manifestazione per la legalità e contro tutte le mafie, alla quale interverranno anche Don Luigi Ciotti, presidente di Libera, Giovanni Mininni, segretario generale Flai Cgil e Maurizio Landini, segretario generale Cgil. I continui attacchi della criminalità organizzata al Fondo agricolo Nicola Nappo, bene confiscato e restituito alla collettività – l’ultimo nella notte tra mercoledì e giovedì – meritano una risposta forte e collettiva. Gli atti di sabotaggio e danneggiamenti come quelli subiti dal Fondo rappresentano il modo attraverso il quale le mafie, in Campania come altrove, tentano di impedire la valorizzazione sociale ed economica dei beni che le vengono confiscati. Per approfondire, collettiva.it.

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