“L’idea di introdurre una differenziazione dei salari sulla base del costo della vita nelle varie regioni rappresenta un problema enorme per il mondo della scuola pubblica. Se da un lato ci riporta indietro a 50 anni fa, al sistema delle gabbie salariali, dall’altro si connette al progetto di autonomia differenziata che questo governo si è impegnato a portare avanti fin dal suo insediamento, con un’accelerazione evidente nei provvedimenti contenuti nella Legge di Stabilità appena approvata, e che spaccherebbe il Paese". A dirlo è Ezio Falco, segretario generale della Flc Cgil Puglia, commentando alcune recenti affermazioni del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

Il ministro, tra l'altro, ha ipotizzato la differenziazione degli stipendi per i docenti commisurati al caro vita e sovvenzioni da privati per la scuola pubblica. Aggiunge Stefano Mariano, coordinatore regionale dell’Unione degli Studenti Puglia: "Queste dichiarazioni ci lasciano molto contrariati rispetto all’impianto che il ministro sta dando alla scuola pubblica, che ancora una volta non vede il confronto con gli studenti. Questa proposta, unita al provvedimento sul dimensionamento degli istituti presente nella legge di bilancio e che prevederà la chiusura di oltre 40 scuole in Puglia e oltre 700 in tutto il Paese, rischia di costituire una bomba sociale impressionante per la Puglia e per l’Italia intera".