Ieri sera a Palermo, a margine del comizio di Giorgia Meloni, una cinquantina di attivisti che volevano contestare pacificamente la leader di Fratelli d'Italia, è stata caricata dalle forze di polizia. Ad avere la peggio anche alcuni giornalisti che stavano svolgendo il loro lavoro.

“Un’azione di ‘contenimento’, come è stata chiamata, con la mano così pesante contro attivisti noti che manifestavano pacificamente e anche contro i giornalisti che facevano il loro mestiere, lascia di stucco, è sintomo di un clima pesante. Un clima che la stessa Meloni sta contribuendo ad alimentare”. Questo il commento del segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, a proposito dei fatti accaduti ieri. “Il confronto democratico, la civile protesta contro idee e politiche che non si condividono – e nel caso di ieri sono molti i punti che ci accomunano ai manifestanti nella critica alle posizioni espresse dall’esponente di Fratelli d’Italia - esigono libertà di espressione e di potere essere praticati serenamente - dice Mannino - soprattutto durante snodi delicati come quelli rappresentati dai periodi elettorali.

Dovrebbe invece destare preoccupazione ed essere posto sotto la massima attenzione - conclude Mannino - l’atteggiamento di taluni candidati della destra che non esitano in queste ore a inneggiare al fascismo e ai periodi più bui della storia dell’Europa e dell’Italia. Vogliano andare avanti, non tornare indietro, la democrazia va protetta”.