"La sicurezza sul lavoro non è un costo, ma un investimento. Bisogna agire di più sulla prevenzione, sulla capacità di costruire reti e sulla formazione continua". A dirlo è la segreteria nazionale Flai Cgil Tina Balì, commentando i dati forniti dall'Inail in occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro: "Se l'andamento fosse confermato, ci troveremmo davanti a una situazione di estrema gravità. Numeri inaccettabili, e i numeri reali sono ancora più alti a causa delle mancate segnalazioni, in maniera particolare nei settori fragili e del diffuso".

Per la dirigente Flai "evidentemente non bastano le politiche di prevenzione fin qui adottate, occorre un drastico cambio di passo. Dobbiamo investire sulla sicurezza, a partire dalle risorse messe a disposizione dal Pnrr, assumere altri ispettori del lavoro che con i loro continui controlli aiutano a portare alla luce situazioni di sfruttamento, lavoro nero, violazione di diritti. Investire sulla sicurezza significa anche maggiore produttività per le aziende. Viceversa, gli infortuni e le malattie sul lavoro sono un costo per tutta la società".